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 2011  luglio 22 Venerdì calendario

Rodolfo Moretti. Di Luzzara (Reggio Emilia), «taciturno, gran lavoratore», nel gennaio 2010 era stato aggredito in strada da un sicario ingaggiato dalla figlia Ylenia, 20 anni, e dalla moglie Roberta Franchi, 40: colpito alla schiena con un coltello da macellaio, aveva reagito ed era riuscito a immobilizzare l’aggressore

Rodolfo Moretti. Di Luzzara (Reggio Emilia), «taciturno, gran lavoratore», nel gennaio 2010 era stato aggredito in strada da un sicario ingaggiato dalla figlia Ylenia, 20 anni, e dalla moglie Roberta Franchi, 40: colpito alla schiena con un coltello da macellaio, aveva reagito ed era riuscito a immobilizzare l’aggressore. Le donne avevano spiegato che volevano liberarsi di lui perché era prepotente e le maltrattava, e dopo un periodo di galera erano state messe ai domiciliari: la Franchi nella provincia di Reggio Emilia, Ylenia a Gazoldo degli Ippoliti, nel mantovano, in casa della zia paterna Dominique, sposata col metalmeccanico Matteo Zanetti, 44 anni. Moretti, che nel frattempo, lavorando al mulino di San Giorgio, era stato vittima di un grave infortunio finendo per mesi in rianimazione, appena s’era ripreso s’era trovato un’occupazione come guardiano di una porcilaia e aveva perdonato la figlia, tanto che negli ultimi tempi gli incontri tra i due erano sempre più frequenti. Giorni fa, però, aveva scoperto una tresca tra la ragazza e il cognato, tra i due uomini c’era stata una lite e Moretti s’era rivolto a un avvocato per far trasferire Ylenia altrove. Mercoledì 20 luglio, lo Zanetti, nascosto tra le piante di granturco, aspettò che Moretti finisse il suo giro di controllo dopo l’ultimo controllo alla porcilaia e imbracciato un fucile da caccia gli spar una pallottola da cinghiale nel fianco. Alle 19.15 di mercoledì 20 luglio nel cortile di un allevamento di maiali in via Buca Bertona 8, a Tagliata di Luzzara, Reggio Emilia.