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 2011  luglio 20 Mercoledì calendario

D’ASCANIO, L’INGEGNERE DELLE MOTO FECE CORRERE UN POPOLO INTERO


Il 23 aprile 1946 veniva presentata la motoleggera utilitaria “Vespa” al Circolo del Golf di Roma, quindi a Milano, al salone del ciclo e del motociclo. Era il primo scooter della Piaggio, realizzato su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio (1891-1981). Fu chiamato “Vespa” dallo stesso Piaggio per la carrozzeria e per il rumore del motore.
In realtà la sua storia iniziava tre anni prima, nel 1943, allorché alla Piaggio di Biella (la sede di Pontedera era stata trasferita in Piemonte, per sfuggire ai bombardamenti) veniva creato l’MP5 (Moto Piaggio 5) detto “Paperino”, realizzato dall’ing. Renzo Spolti. Ma a Piaggio non piaceva e dopo l’uscita di un centinaio di esemplari, decise di affidare a D’Ascanio la realizzazione di una moto diversa. L’obiettivo era quello di realizzare una moto semplice da guidare, robusta, elegante ed economica, che non sporcasse i vestiti del guidatore e che potesse portare un passeggero. Insomma, per l’epoca, una moto poco moto. La scelta di D’Ascanio si rivelò azzeccata: l’ingegnere aeronautico abruzzese non amava le moto, ma s’intendeva bene di elicotteri e di aerei. Ma soprattutto era un geniale inventore: dopo avere inventato il forno elettrico e una macchina per catalogare schede perforate, tra il 1925 e il ’30 costruiva il primo elicottero, il D’A3, che con un motore Fiat A 50 S HP90 conquistò, nell’autunno del 1930, tre primati internazionali.
D’Ascanio progettò la Vespa come un piccolo aereo: in primo luogo realizzò una carrozzeria portante, che permise al motore di essere più riparato e quindi di resistere meglio alle intemperie; inoltre consentiva al guidatore, ma anche al passeggero, di non sporcarsi i vestiti. In più, le gambe del guidatore non erano più separate, come nelle moto tradizionali, ma appoggiate a un’ampia pedana. Il successo fu immediato: più di 2000 esemplari venduti nel ’46, diecimila l’anno successivo. Il prezzo era di 55 mila lire, non poco per un operaio. Ma la possibilità di pagamenti rateali consentì la diffusione del mezzo. Così la Vespa diede il primo impulso alla diffusione della motorizzazione in Italia, ben prima della Fiat 500. Nel 1951 usciva la Vespa 125, il mitico veicolo delle fughe romantiche per Roma di Audrey Hepburn e Gregory Peck nell’indimenticabile “Vacanze romane”.

G. PA.