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 2011  luglio 20 Mercoledì calendario

2- CRAC DON VERZè: È DAVVERO IL MOMENTO DELLA VERITÀ PER CAPIRE IL REALE VALORE DI LIN-GOTTI TEDESCHI, IL BANCHIERE PRESIDENTE DELLO IOR, AMICO DI GIULIETTO

Qualcuno dovrebbe suggerire allo scrittore americano Dan Brown di venire in vacanza a Roma e di scendere in un albergo vicino al Vaticano dove per i suoi best seller può trovare nuove ispirazioni.

Gli ingredienti per una seconda edizione di "Angeli e demoni" sono presenti in abbondanza dentro la vicenda di don Verzè, il 91enne messaggero di Dio che su Wikipedia viene presentato come "imprenditore italiano" prima ancora che sacerdote.

Ai prelati che bazzicano i palazzi d’Oltretevere lo scandalo del San Raffaele ricorda i momenti difficili del crack Ambrosiano quando accanto al Papa c’era Marcinkus, l’arcivescovo di Chicago che giocava con Michele Sindona, con le palline del golf e con i personaggi oscuri della massoneria. Anche allora non mancò il suicidio di un finanziere e banchiere come Roberto Calvi, che fu trovato appeso a Londra sotto un ponte del Tamigi. Ai prelati interessa capire in primo luogo la consistenza del miliardo di debiti che l’amico di Berlusconi è riuscito ad accumulare in una struttura eccellente nel mondo della sanità.
Villaggio FantozziVillaggio Fantozzi

Per saperne di più hanno letto con molta attenzione la tabella pubblicata oggi dal quotidiano "MF" sui debiti da cui si evince che il San Raffaele deve ai fornitori 584 milioni, alle banche 220, mentre il resto è rappresentato da passività per leasing immobiliari e verso società di factoring. Il totale delle passività porta a 1.047 milioni e a un fabbisogno urgente di cassa per altri 120.

Fin qui la chiarezza dei numeri, meno chiaro invece e nebuloso è il modo con cui il cardinal Bertone pensa di evitare il fallimento. Mettendo da parte le ipotesi di uno scontro durissimo tra personaggi dell’Opus Dei e di Comunione&Fatturazione, è evidente che un ruolo da protagonista nell’eventuale salvataggio del San Raffaele cadrà sulle spalle di Gotti Tedeschi, il banchiere piacentino che nel settembre 2009 è diventato presidente dello IOR.
Don Verze’ e Mario CalDon Verze’ e Mario Cal

Questo è davvero il momento della verità per capire il reale valore di quest’uomo sul quale dentro e fuori dalle mura vaticane si esprimono dubbi consistenti. La sua vita professionale è sempre stata legata alla finanza e non è immune da incontri con personaggi che poi sono finiti nelle pagine più delicate della cronaca.

Basti pensare che nel 1985 diventò banchiere d’affari incrociando sulla sua strada Gianmario Roveraro, l’uomo dell’Opus Dei assassinato misteriosamente nel 2006 dopo aver fondato con Gotti Tedeschi la banca d’affari Akros.

Questa banca ha poi lavorato intensamente per collocare in Borsa la Parmalat di Calisto Tanzi, un altro personaggio che guarda il sole dietro le sbarre, e da questo rapporto il capo dello IOR si è beccato un’iscrizione nel registro degli indagati insieme ad altri 71 banchieri. Si è trattato di una vicenda poi risolta con il proscioglimento nel 2007, ma pochi mesi dopo la nomina al vertice delle finanze vaticane ecco l’altra tegola per un’azione di riciclaggio con il sequestro di 23 milioni di euro depositati dallo Ior presso il Credito Artigiano di Roma.
MARCINKUSMARCINKUS

In questa occasione Gotti Tedeschi si è sentito umiliato e ha trovato conforto nell’amico Giulietto Tremonti che gli ha dimostrato stima inserendolo nel consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti.
CUPOLA DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELECUPOLA DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE

Ai prelati d’Oltretevere il curriculum di Gotti Tedeschi interessa fino a un certo punto e soltanto nella ristretta cerchia di Tarcisio Bertone si condividono le idee di questo economista che nel 2007 è arrivato al punto di mettere la sua firma sotto un manifesto liberista lanciato dal genio inutile di Daniele Capezzone. Per salvare il prete-imprenditore amico di Berlusconi Gotti Tedeschi dovrà mettere sul tavolo la sua reale competenza e troncare definitivamente le voci che lo ritengono incapace di affrontare la battaglia tra gli angeli del San Raffaele e i demoni dei creditori.