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 2011  luglio 20 Mercoledì calendario

FARINA Vittorio Roma 1955. Imprenditore. Stampatore. Patron della Ilte (l’azienda torinese che stampa le guide del telefono in passato parte del gruppo Stet), entrata nell’inchiesta sulla P4 per i suoi affari con le Poste • «[

FARINA Vittorio Roma 1955. Imprenditore. Stampatore. Patron della Ilte (l’azienda torinese che stampa le guide del telefono in passato parte del gruppo Stet), entrata nell’inchiesta sulla P4 per i suoi affari con le Poste • «[...] il datore di lavoro e amico migliore di Luigi Bisignani [...]» (Corrado Zunino, “la Repubblica” 24/6/2011) • «[...] Nel personaggio c’è più understatement che mistero. Timido, sembra un ruvido Brambilla romanesco cresciuto molto in fretta (“Nel 1986 arrivai a Milano aprendo una ditta di cellofanatura con sette dipendenti e 170 milioni di fatturato il primo anno”) e senza indebitarsi troppo [...] clienti come Rizzoli, Rusconi, Universo, Espresso La Repubblica, Il Messaggero”. L’ ascesa di Vittorio Farina va inquadrata in una logica industriale: “La politica dei grandi editori è ormai di separare la loro attività da quella dello stampatore [...] e io mi sono inserito approfittando di questa loro necessita’”. E su questa intuizione ha basato la sua ascesa [...] tutte le societa’ sono controllate direttamente da Vittorio e dai suoi due fratelli, Maurizio [...] e Mario [...] che lavorano nel polo di stampa romano composto da Rotoeffe, Legatoria del Sud, Legatoria europea, Litosud e Allestimenti grafici Sud [...] “Tutto nacque [...] come dopolavoro di mio padre, Ferdinando [...] era un impiegato ministeriale e al pomeriggio s’era messo a rilegare libri, fondando un laboratorio con un solo dipendente. Poi, a partire dagli anni ’80, ci siamo allargati”. Con gli anni ’90 la crescita diventa esplosiva. Nel 1991 Farina acquisisce la New Interlitho (che stampa libri illustrati per l’estero) e il giro d’affari quasi raggiunge i 134 miliardi. “La New Interlitho è costata 30 miliardi nel 1991 [...] ma poi ho venduto i quattro stabilimenti che c’erano nell’area milanese, ripagandomi quasi tutto l’investimento e ricompattando le attrezzature [...] a Caleppio di Settala”. Nel 1992 arriva il contratto con l’editrice Universo, che chiude il suo stabilimento e garantisce a Farina 30 miliardi all’anno di fornitura stampa. Nel ’93, con l’acquisizione del grande stabilimento ex Rizzoli, c’è il punto di svolta: i ricavi del gruppo arrivano a 232 miliardi, i dipendenti a 1.100. Nel ’94 c’è un incidente di percorso: Farina partecipa all’avventura de L’Informazione, il quotidiano diretto da Mario Pendinelli e fortemente voluto dalla Banca di Roma. De L’Informazione è sia stampatore che azionista, con il 10 per cento, una quota poi salita al 13 quando si defilano soci come Stefanel, Della Valle, Caltagirone e Sensi, mentre Sergio Cragnotti diventa azionista di riferimento [...] L’Informazione ha chiuso i battenti, bruciando quasi 60 miliardi di capitale versato [...]» (“Corriere della Sera” 10/7/1995).