DANIELE MASTROGIACOMO , la Repubblica 19/7/2011, 19 luglio 2011
LA CECENIA VIETA GLI ENERGY DRINK "PERICOLOSI E CONTRARI ALL´ISLAM" - MOSCA
Tempi duri per la Cecenia e il suo milione di abitanti. Dopo i limiti temporali imposti nella vendita di birre e alcolici, dopo l´obbligo ad indossare il velo per le donne in tutti gli uffici pubblici, ecco un nuovo editto religioso che mette al bando le bibite energetiche. Niente Red bull, Bullit, Black Panther, Red Kick. «Sono come la birra», sostengono le autorità sanitarie della repubblica del Caucaso, diventata un piccolo feudo islamico nella mani dell´uomo forte di Mosca, Ramzan Kadyrov, portato al potere dallo stesso Putin a soli 33 anni dopo la morte del padre morto in un attentato.
Il nuovo divieto è stato imposto dai settori più conservatori del paese e condiviso da quelli radicali musulmani che si rifanno al wahabismo, la corrente a cui si aspira al Qaeda. Riguarda tutti i minori e viene giustificato come misura a tutela della salute ma anche per motivi di ordine pubblico. Si sa che i giovani ceceni, come i giovani di tutto il mondo, amano uscire la sera, ballare, ascoltare musica. Nei giorni del week-end le strade rinnovate di Grozny, la capitale distrutta nelle due guerre del 1991-1996 e del 1999-2006, centinaia di ragazzi e ragazze si danno appuntamento nei bar, nei ristoranti e poi restano a ballare in discoteca fino all´alba. Da ieri, tutto questo dovrà essere vissuto con moderazione. «Le bevande energetiche sono antislamiche e pericolose», spiegano fonti ufficiali sanitarie. Ma al di là della obiettiva nocività di queste lattine, «che mettono le ali», come sostiene un famoso slogan pubblicitario, appare curioso che il divieto di vendita escluda le prime ore della giornata. Potranno essere distribuiti nei bar e nei negozi fino alle 11. Poi, scatta il blocco.
La notizia non è stata accolta con favore della maggioranza della popolazione. In Cecenia, come in tutta la Federazione Russa, bere birre e alcolici ha una tradizione secolare. È anche normale vedere per strada, in attesa magari di un appuntamento, centinaia di ragazzi e ragazze con una lattina di birra in mano senza essere brilli. «Negli ultimi tempi», si lamentava con l´agenzia di stampa Reuters un abitante di Grozny, disposto a dire solo la sua età, 41 anni, «sono state introdotte troppe restrizioni. Stiamo costruendo un piccolo stato islamico in Russia. Un po´ come Dubai, dove tra tanti divieti ispirati dall´islam alla fine si fa di tutto. L´importante è non farlo in pubblico».
Analisti e osservatori sono preoccupati per la piega presa dal governo ceceno. L´arrivo di un uomo come Kadyrov al vertice del potere ha placato la ribellione dei wahabisti e ha dato un po´ di respiro al Cremlino. Ma la sua interpretazione molto personale dell´islam solleva sempre più spesso le critiche della popolazione. E tutti sono convinti che presto, anche senza più Red Bull, la repubblica caucasica tornerà a infiammarsi in nome di un´autonomia mai abbandonata.