Marzia Amico, varie, 19 luglio 2011
APPUNTI, PER VOCE ARANCIO - FOGLIA
Il simbolo di Facebook è una foglia.
“GRANDE ALBERO” “Palo Alto”, che in spagnolo significa “Grande albero”.
SEQUOIA Palo Alto è la cittadina californiana diventata capitale della nuova economia americana (qui ci sono Apple, Hewlett Packard, Google, Facebook e Linkedin). Prende nome da una sequoia millenaria che cresce qui e che è ancora rigogliosa.
APPUNTAMENTO Quando deve fare un colloquio di lavoro, Mark Zuckerberg porta i candidati a passeggio per i boschi. Ha raccontato uno di loro al New York Times: «Un giorno ricevo una email firmata Mark Zuckerberg. Mi chiede di andarlo a trovare a Palo Alto per discutere di una mia possibile assunzione. Zuckerberg mi stava aspettando nel suo ufficio, ma non siamo rimasti. Siamo usciti e abbiamo preso un sentiero tra le piante. Sembrava di essere a un appuntamento romantico. Abbiamo parlato e alle fine mi ha detto che i soldi non erano un problema e che se volevo il posto dovevamo soltanto tornare in ufficio a firmare le carte».
QUALITA’ Da diversi anni molte aziende, non solo americane, hanno messo in discussione le tradizionali tecniche di selezione e assunzione del personale. «La qualità della selezione del personale – fanno sapere le società specializzate in reclutamento - determina il 95% del successo dell’azienda». Oggi alcune arrivano a esaminare la calligrafia dei candidati, altre s’interessano al loro segno zodiacale.
ORECCHINO Renzo Rosso, proprietario del gruppo Diesel, che in passato si era fatto riprendere dalle telecamere mentre sottoponeva un candidato alle domande più strane. Alla fine l’aveva scartato: era troppo compiacente, aveva risposto «sì» quando gli aveva chiesto «se ti assumo e ti dico di metterti l’orecchino, tu lo fai?».
TWEET «Cari Amici: ho appena dato l’avvio a News.va. Sia lodato Gesù Cristo! Con la mia benedizione. Benedictus XVI» (tweet con cui papa Ratzinger il 28 giugno ha inaugurato il sito di notizie sul Vaticano).
CENSIS Il nono rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia dice che gli utenti della rete sono il 53,1% della popolazione nazionale, il 6,1% in più rispetto al 2009. Tanti i giovani, tantissimi quelli di una certa età.
FONTI Per l’80,9% degli italiani il telegiornale è la principale fonte d’informazione. Tra i giovani il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% dei motori di ricerca e al 61,5% di Facebook.
«LIBERO E DISINTERESSATO» Considerando una scala da uno a dieci, la tv è credibile al 5,74%, i giornali lo sono al 5,95, la radio di più (6,28). Internet (6,55) è percepito come mezzo «più libero e disinteressato» (rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione).
SUPERPOMODORO Il superpomodoro antinvecchiamento che a breve sarà disponibile nei supermercati sotto forma di polpa e passata. Contiene quantità di licopene tre volte superiori alla media. Il licopene è una sostanza antiossidante che diversi studi scientifici hanno dimostrato preziosa nell’azione di contrasto a malattie cardiovascolari e tumore alla prostata.
SELEZIONE Il superpomodoro non arriva dai laboratori, è frutto di un lavoro di selezione tutto naturale. Una bottiglia di polpa da 500 grammi sarà venduta a 1,29 euro.
OSSESSIONE Agli inizi degli anni Settanta il signor Alan Haberman, cinquantenne di mestiere responsabile d’una catena di supermercati, era afflitto da un’ossessione. Considerava le code alle casse un’inutile causa di disagio per clienti e personale. Gli errori nella digitazione dei prezzi erano comuni e la gestione dei magazzini estremamente laboriosa.
UPC Haberman si mise in cerca di una soluzione. Scoprì che due studenti di Philadelphia avevano brevettato un sistema che usava una sorta di codice Morse per identificare i prodotti. Il brevetto languiva nei cassetti a causa del costo, dell’affidabilità ancora modesta dei sistemi di scansione e dello scetticismo di supermercati e produttori alimentari. Haberman riuscì a convincerli della necessità di fare qualcosa e divenne il coordinatore di una commissione incaricata di scegliere uno standard. Alla fine si puntò su un modello sobrio e di facile lettura, a barre verticali bianche e nere, sviluppato dall’IBM sulla base dell’idea di Woodland e Silver (nel frattempo, il loro brevetto era scaduto e Silver era morto). Il modello fu indicato con la sigla UPC, Universal Product Code.
67 CENTS Alle 8 di mattina del 26 giugno 1974 in un supermercato dell’Ohio un cliente passò un pacchetto di gomme da masticare Wrigley alla cassiera: il lettore ottico lo riconobbe e presentò un conto di 67 cents. Oggi si stima che ogni giorno la stessa operazione sia ripetuta su oltre cinque miliardi di prodotti nei negozi di tutto il mondo. I codici a barre sono usati per le carte d’imbarco nel trasporto aereo, per tracciare le spedizioni e perfino in alcuni reparti ospedalieri di maternità.
MITI Prodotti commerciali italiani diventati mitici secondo 120 tra filosofi, scienziati ed esperti di marketing: la Nutella, la Coppa del nonno, l’aranciata Sanpellegrino, gli occhiali Ray-Ban Aviator, l’aperitivo Sanbitter, il marchio Campari, la Coca-Cola, la pasta Barilla, il Caffè Sport Borghetti, il profumo Chanel N. 5, il Nesquik, l’eroe dei fumetti Tex Willer, la gomma da masticare Brooklyn, la borsa Kelly di Hermès, il marchio Plasmon.
MITICI Questi prodotti sono entrati nel mito per la loro capacità di rige¬nerarsi pur non cambiando e perché hanno un’identità sempre chiara e ricono¬scibile. Inoltre, per sette esperti su die¬ci, sono diventati mitici perché capaci di far so¬gnare e, per sei su dieci, di fa¬re comunità.
SEGRETO Il segreto di questi brand non sta tan¬to nel fatto che sono componenti es¬senziali di un ipoteti¬co paniere medio dell’altret¬tanto ipotetico italiano me¬dio, quanto nel fatto che sono conosciuti e apprezzati da molti italiani distribuiti in modo omogeneo in tutte le fasce d’età. In parole povere: piacciono a grandi e piccoli, mettono d’accordo nonni e nipoti, suoceri e nuore, inse¬gnanti e studenti, pensionati e precari. Entrando a far par¬te in qualche modo dell’iden¬tità nazionale.