Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 18 Lunedì calendario

Il mestiere più nuovo? Piangere il morto - Quando le si chiede da chi ha avuto l’idea per la sua nuova, ec­centrica e a quanto pare redditi­zia professione, la signora Terry Marotta-Lopriore di Hastings-on-Hudson, stato di New York, ri­sponde: «Da mio padre

Il mestiere più nuovo? Piangere il morto - Quando le si chiede da chi ha avuto l’idea per la sua nuova, ec­centrica e a quanto pare redditi­zia professione, la signora Terry Marotta-Lopriore di Hastings-on-Hudson, stato di New York, ri­sponde: «Da mio padre. Vedendo­mi sempre al cimitero, mi ha det­to: Terry, perché non cerchi di ti­rar su qualche soldo da questa abi­tudine? ». Chi si immagina il padre di Terry proferire il consiglio in pragmatico stile yankee, sotto il porticato di casa e con uno scotch e soda in mano, si ricreda: quando ha dato il suggerimento alla figlia, un paio di mesi fa, il padre di Terry era già morto da sei anni e mezzo. Infatti era alla sua tomba che Ter­ry si recava giorno dopo giorno. In crisi, molto in crisi: 57 anni, ma­dre di tre figli, sposata a un agente immobiliare in un momento in cui negli Stati Uniti non si riesce a vendere nemmeno una cuccia di legno per un Jack Russell, Terry aveva necessità di arrotondare le entrate di famiglia. Ed ecco arrivare l’illuminazio­ne paterna. Oggi la signora Marot­ta- Lopriore visita tombe a paga­mento per tutti coloro che non possono portare un saluto, un fio­re, una lacrima ai propri cari. Per adesso lavora a prezzi contenuti: 25 dollari per una visita a cimitero di Westchester e 35 dollari per una a quello di Putnam County,un po’ più a nord. Il suo giro di affari si sta però ingrossando: pagina Face­book, volantini, inserzioni pubbli­citarie e articoli a lei dedicati sui quotidiani, New York Times com­preso. È stato un giornalista di que­sta testata a seguire Terry durante una delle sue visite al cimitero di Gate of Heaven («Il cancello del cielo», ma non è qui che Michael Cimino ha girato il suo indimenti­cabile film) e a raccontare come si svolge questa inedita professio­ne. Occhiali scuri, mazzo di fiori tra le mani, la signora Marotta-Lo­priore individua la tomba giusta, sfiora la lapide con le dita, depone la ghirlanda sul marmo con la giu­sta dose di sentimento e fa qual­che fotografia. Spedirà gli scatti ai parenti del defunto, a testimo­nianza che il lavoro è stato esegui­to. Ma chi sono i clienti di Terry? «A volte- racconta Carmela Akyil­diz, madre di Cristy, nata morta al quinto mese di gravidanza e sep­pellita a Gate of Heaven - sono troppo occupata con il lavoro e gli altri miei due figli. Questo servizio fa proprio al caso mio». Un altro cliente ha scritto a Terry dicendo­le che ha la madre sepolta nello stesso cimitero,il padre in parten­z­a per l’Italia e nessuno cui affida­re la cura dei fiori: «Vuole farlo lei?». Insomma, a rivolgersi a Ter­ry sono persone che ai propri mor­ti ci tengono.