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 2011  luglio 18 Lunedì calendario

DOMANDE

& RISPOSTE – Cosa sono gli stress test?

Sono simulazioni sulla capacità delle banche di resistere a eventuali improvvisi sviluppi negativi del contesto in cui operano, o a shock esterni. I nuovi test sono stati condotti dall’Autorità bancaria europea (Eba) e dalle autorità di vigilanza nazionali, con la collaborazione del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb), della Banca centrale europea (Bce) e della Commissione Ue. Hanno coinvolto 90 istituti di credito europei, fra cui 5 italiani: UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Ubi Banca.



Quali sono stati i criteri adottati per valutare la solidità delle banche?

Il test ha previsto uno scenario di riferimento (benchmark) e uno avverso, che include anche un aumento del rischio sovrano differenziato tra i Paesi dell’Unione, a seconda delle condizioni delle finanze pubbliche e della rischiosità percepita dai mercati. L’aumento del rischio sovrano si traduce in una perdita di valore dei titoli pubblici detenuti nel portafoglio di negoziazione, in un aumento delle perdite attese sulle altre esposizioni delle banche verso le Amministrazioni pubbliche e su quelle verso le istituzioni finanziarie dei diversi paesi, in un incremento del costo di tutte le forme di provvista bancaria.



Quali sono gli esiti dell’esame?

In base ai dati pubblicati ieri, soltanto 8 istituti europei hanno fallito la «prova sotto sforzo»: 2 greci, uno austriaco e 5 spagnoli, che nel complesso mostrano un’inadeguatezza del patrimonio di vigilanza (Core Tier 1 sotto il 5%) pari a 2,5 miliardi di euro. Altre 16 banche (tra cui il Banco Popolare) sono state «avvisate» perché vicine al livello di allarme (Core Tier 1 fra il 5 e il 6%).



Cosa succede alle banche che hanno fallito il test?

L’Eba ha emesso una raccomandazione formale agli organismi di supervisione nazionale delle banche «bocciate» affinché queste pongano immediatamente rimedio alla mancanza di capitale. Agli istituti vicini alla soglia ed esposti nei Paesi sotto stress, l’Eba ha consigliato di adottare misure specifiche per

rafforzare il patrimonio.



Quali sono le critiche agli stress test?

La critica più forte contro l’esercizio risiede nel fatto che la programmazione periodica e prefissata degli stress test non riesce a prevedere quali saranno i sentimenti e gli orientamenti del mercato nel momento in cui i risultati saranno resi pubblici: in sostanza i risultati fotograferebbero una realtà oramai «vecchia».