Bianca Carretto, Corriere Economia 18/7/2011, 18 luglio 2011
AUTO, LA FIAT RIPARTE DALLA PANDA
La partita decisiva si giocherà a settembre al Salone di Francoforte, dove tutti i gruppi automobilistici del mondo saranno schierati secondo nuove alleanze, nuove tecnologie ed un mercato ormai assolutamente imprevedibile, nella sua globalità. Ogni team manager ha in tasca un jolly da mettere sul tavolo, un prodotto che lo rappresenta più di ogni altro adattandosi al livello di domanda mondiale che ha sempre più uniformato i compratori. Fiat ha pronta la nuova Panda, il suo modello cult per cui ha sfidato sindacati, relazioni industriali, opinione pubblica. Un auto che rappresenta l’italianità del marchio, divenuto dopo L ’alleanza con Chrysler, di rilievo internazionale. Revival La Panda ritorna ad essere prodotta in Italia, lascia la Polonia dopo oltre 2 milioni di esemplari, per attivare le linee di Pomigliano d’Arco. Roberto Giolito, creatore della 500 dei nostri giorni, responsabile dello stile Fiat, ha mantenuto quelle linee che hanno fatto della Panda un’icona. Il pianale è quello della 500, lo stesso su cui viene assemblata la Ford Ka, che si adatta perfettamente al bicilindrico 900 turbo, con distribuzione Multiair, campione di ridotti consumi ed alta potenza specifica. Per Lancia, il marchio che rappresenta più di ogni altro l’integrazione con Chrysler, l’importanza dell’ammiraglia è fondamentale, sintonizza tutti i modelli della gamma. La Thema torna sul palcoscenico dopo 18 anni ed arriva direttamente dagli Stati Uniti. Per l’Alfa Romeo, in attesa di vedere i suv su base Jeep, la Giulietta tiene banco proponendosi con il cambio automatico a doppia frizione a secco. Pochi esemplari della Alfa 4C faranno sognare gli appassionati nel 2012, creeranno l’attesa per un coupé, rosso opaco, con motore centrale e trazione posteriore, dotato di una monoscocca in carbonio ed alluminio. I tedeschi L’industria tedesca, quella che pare non patire nessun tormento, con Volkswagen scompiglia il mazzo, proponendo una famiglia d i c i t y c a r compatte, le Up !, in gestazione da quattro anni, costruite a Bratislava, in Slovacchia. In versione a tre e quattro porte, successivamente anche a cinque, a trazione anteriore, con propulsori a tre cilindri, cambio manuale o robotizzato a doppia frizione. Per ora a benzina e diesel, poi arriverà anche l’elettrica. Sconvolgeranno tutto il segmento delle piccole con le loro linee spigolose, le tre sorelle marchiate Vw, Seat e Skoda, con il 90%dei componenti in comune. Bmw tornerà a far discutere con la Serie 1, la compatta di lusso, con il cofano allungato e l’abitacolo arretrato, grande bagagliaio, il più generoso della categoria, al debutto una nuova generazione di motori a quattro cilindri, il miglior compromesso tra piacere di guida, costi di gestione ed emissioni inquinanti. L’Audi, l’eterna rivale, arriva a Francoforte con l’A5, una intera gamma fatta di coupé, cabriolet e sport back, «l’auto più bella che ho mai disegnato» ha detto Walter de Silva, responsabile del Centro stile di tutto il gruppo Volkswagen. Mercedes più che un modello ha pensato a una nuova piattaforma adatta alla Classe A e B in grado di dare quella flessibilità necessaria per condividere parti meccaniche e motoristiche tra differenti vetture, tra cui un coupé ed un suv. Manda in pensione, dopo 3 milioni di unità prodotte, la Classe A attuale che verrà sostituita da una berlina c o m p a t t a , sportiva, dal design più snello. I francesi Per Peugeot è il tempo di sostituire la 207, o meglio di uscire allo scoperto con la vera erede della 205. Si chiamerà quasi sicuramente 208, verrà dotata di motori a tre cilindri che abbatteranno i limiti attuali delle emissioni ed i consumi di carburante. In Francia è attesa come una piccola bomba, capace di equilibrare il mercato a favore del brand. Si fregerà del nuovo logo, un Leone stilizzato, con sotto la dicitura Peugeot. Per raccontare Citroën sono sufficienti le parole di Jacques Segala, il guru internazionale della comunicazione: «è pronto il lancio delle DS4 e DS5. Citroën, dopo tempi difficili, da due mesi è il marchio di auto più venduto in Francia, davanti a Peugeot ma soprattutto a Renault. Un primato che non durerà in eterno ma rappresenta una pietra miliare» . Il successo delle DS ha spinto tutto il marchio verso la categoria Premium: oggi le Citroën sono percepite come vetture di alto di gamma, abbordabili. La rinascita è iniziata tre anni fa quando la famiglia Peugeot ha deciso di investire in modo massiccio, sono stati così realizzati modelli di alto contenuto creativo e tecnologico. Renault si presenta con una flotta di elettriche, dal commerciale Kangoo alla piccola Twizy, un intermedio tra le due e le quattro ruote, lo show elettrico continuerà con la grande berlina Fluence e con la Zoe, la compatta del segmento B. America Per Ford il 2012 farà scoccare l’ora del completamento della gamma delle monovolume con la B Max, dall’accresciuta abitabilità per consentire di creare lo spazio per cinque passeggeri e per stivare oggetti lunghi 2,5 metri, con un innovativo sistema di apertura delle portiere. Asia Toyota è proiettata orm a i s u L L a Yaris 2012: lanciata da ottobre in Italia, punta a consolidare la sua posizione di primo piano all’interno del segmento B, cercando di portare la sua quota al 6/7%delle immatricolazioni. Il piccolo genio, come è stata definita la vettura, alla sua terza generazione, prodotta in Europa a Valenciennes, offrirà maggiori dimensioni con un’estetica più sportiva. Il gruppo coreano Hyundai Kia punta sempre più in alto. Hyundai proporrà la rinnovata i30. Kia sforna la Cee’d , model year 2012, motori diesel economici e allestimenti speciali, tra cui il Platinum che aggiungerà qualità all’auto e contribuirà a migliorare l’immagine di questo marchio asiatico, in continua ascesa.