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 2011  luglio 18 Lunedì calendario

«UN PARTITO DI TREMONTI». IL MINISTRO: NO, UNA «COSA»

Nel nome della «cosa» . L’ultimo scontro tra l’Unità e il ministro Tremonti (nella foto) nasce dalla copertina del quotidiano che ieri titolava «Tremonti si fa il partito» , al punto da aver già registrato nome e simbolo. Il ministro dell’Economia non tarda a far pervenire la sua replica in pieno tono sarcastico: «Nell’autunno del 2004, dopo essere stato lievemente messo fuori dal governo e similmente ostracizzato nel/dal partito, ho costituito una "cosa"; il nome della "cosa"era "Futuro"» . Nell’autunno del 2010 però la parola futuro conosce un’impennata di popolarità: nasce «Italia futura» e «Futuro e libertà per l’Italia» . A questo punto Tremonti teme che il nome della sua «cosa» possa essere confuso o associato a quello degli altri e lo cambia. «Ho pensato più logico procedere ad una semplice operazione di manutenzione conservativa— spiega il ministro— mettendo alla vecchia "cosa"un nome nuovo, variante intorno alla parola "Positivo". Tutto qui. Dall’autunno del 2004 ad oggi non me ne sono mai altrimenti occupato, la "cosa"è rimasta a dormire nel pubblico archivio. Il resto è fantasia, senza futuro» . Dunque nessun progetto, nessuna exit strategy da un partito in piena fibrillazione, anzi Tremonti lancia una provocazione: «Se qualcuno volesse usare anche il secondo nome (probabilmente meno efficace del primo) me lo faccia comunque sapere: glielo cedo a fronte di un’erogazione in beneficenza» . Ma il botta e risposta non finisce qui, non poteva mancare la replica al sospetto che serpeggia tra le fila del Pdl (e che l’Unità mette molto in evidenza): «Il tesoretto di Milanese serviva a finanziare il nuovo partito» . A questa insinuazione Tremonti dedica il post scriptum della sua lettera: «L’onorevole Marco Milanese era ed è totalmente estraneo ed all’oscuro di tutto quanto sopra» . Asciutto. Senza sarcasmo né ironia.