Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 15/7/2011, 15 luglio 2011
IL FATTO DI IERI - 15 LUGLIO 1972
IL FATTO DI IERI - 15 LUGLIO 1972 - “L’architettura moderna è morta a St. Louis, Missouri, il 15 luglio 1972 alle 15,32, quando al famigerato complesso Pruitt-Igoe è stato dato il ‘coup de grace’ con la dinamite. A differenza della morte umana, che ha a che fare con onde cerebrali e battiti cardiaci, se n’è andata con uno scoppio. Boom, boom, boom.” A recitare questo colorito de profundis, è Charles Jencks, celebre architetto statunitense, che nell’esplosione del casermone popolare a piastre di 14 piani, decreterà, in uno storico saggio, la fine simbolica del new urbanism e il passaggio al post-modernismo. Costruito negli anni ’50 dal giapponese Minoru Yamasaki, il progettista delle Twin Towers newyorchesi, il blocco simil-ospedaliero di St. Louis fatto saltare in aria nel ’72, diventerà l’emblema di una obsoleta concezione dell’abitare metropolitano, basato su modelli residenziali freddi, astratti, dogmatici, segnati da una triste uniformità e monotonia. Ripensato invece dai post-modernisti come riappropriazione dello spazio, del gusto della superficie, delle forme tradizionali, dello stesso principio di bellezza. Una rivoluzione culturale nell’universo delle cosiddette metropoli-mondo, annunciata con euforia ma ancora incompiuta.