Natalia Aspesi, la Repubblica 15/7/2011, 15 luglio 2011
STORIE DA TRANS
Pareva che le trans, pur sempre ricche di ammiratori diventati forse più cauti, fossero passate di moda, dopo mesi in cui, anche per ragioni di cronaca politica, erano sempre in prima pagina e protagoniste di ogni talk show. Ecco invece che sta avendo grande successo nel mondo della moda, sulle passerelle e le copertine delle grandi riviste fashion, la naturalmente bellissima trans brasiliana Lea T, figlia del celebre calciatore Toninho Cerezo. Mentre a Cuba Wendy Iriepa, trans dai lunghi capelli biondi, viene licenziata per ragioni politiche, avendo sposato un dissidente (omosessuale). Per chi volesse uscire dalla cronaca ed entrare nella storia horror del costume italiano, c´è adesso "Il gioco delle parti", un saggio di Laura Schettini su "Travestimenti e paure sociali tra Otto e Novecento". Siamo agli antenati dei trans, cioè a quegli uomini e donne che si limitavano a travestirsi, gli uomini da donne e le donne da uomini, per affermare coraggiosamente la loro inimmaginabile propensione sessuale. Se ne occupava indignata la stampa, furibonda la polizia, insana la scienza, senza trovare soluzioni. Sino a quando interverrà il codice penale del 1931, che dichiarerà "socialmente pericoloso" il travestito, maschio o femmina, mandandolo direttamente in galera o in manicomio.