Tommaso Toccafondi, ItaliaOggi 14/7/2011, 14 luglio 2011
GLI AMICI DI SILVIO FANNO CARRIERA
Dall’insegnante di latino e greco dei figli di Silvio, all’amico di Paolo: le sorti del Pdl brianzolo passano sempre per casa Berlusconi. È, infatti, questione di ore per la nomina di Fabrizio Sala, 40enne vicesindaco di Misinto, nonché assessore provinciale all’Ambiente, alla nomina di coordinatore per la provincia di Monza e Brianza, in sostituzione dell’onorevole Elena Centemero, classe 1968, travolta dal recente tracollo elettorale del partito nella terra che ospita la dimora più famosa del premier. Secondo l’Esagono, informato settimanale brianzolo, il coordinatore in pectore, peraltro già salutato dal più istituzionale Cittadino di Monza, «vanta anche un’amicizia personale che va oltre la politica con Paolo, il fratello del premier». Consigliere comunale dal 1995, sindaco quattro anni dopo, Sala è praticamente un professionista della politica. Da tutti definito «brillante», è uomo di Paolo Romani, ministro allo Sviluppo, e in passato anche assessore comunale a Monza. La sua nomina sarebbe gradita ai formigoniani, molto presenti in quest’area di storico radicamento ciellino e che hanno in Samuele Sanvito, giovane politico di Carate Brianza, uno degli attuali vice-coordinatori. Problemi, al contrario, sembrerebbero arrivare dalla componente ex-aennina, che ha nel deputato Roberto Alboni, già proconsole fininano in Brianza, il coordinatore aggiunto. Per quanto infatti gli ex-An spergiurino di voler superare lo schema 70-30, che ha caratterizzato la nascita del Pdl, individuando nella formula il bilanciamento di incarico fra gli ex-Forza Italia e i reduci di Alleanza nazionale, ogni nomina tipicamente azzurra provoca mal di pancia. Quello più grande però, sembrerebbe averlo proprio la Centemero che resiste alla rimozione e vorrebbe arrivare ai congressi, previsti per novembre. Lasciare prima significherebbe un’ammissione di colpa. E in effetti è davvero singolare che un partito, ancora fortissimo alle regionali dell’anno scorso, abbia perso in così poco tempo tanti consensi per l’insperienza del suo coordinatore, alla quale si addebita di non aver saputo scegliere i candidati giusti nei luoghi giusti, Arcore in primis.
La Centemero per adesso tiene botta. E, secondo alcuni, avrebbe resistito anche a pressioni specifiche da parte di Mariastella Gelmini, cui la deputata è molto legata. Non solo, quando alla camera, nella scorsa settimana, si è trattato di votare sulla proposta dell’Idv di abolizione delle province, contrariamente al suo partito, la professoressa si è astenuta, gesto che è stato letto da molti come una ripicca al documento dei consiglieri provinciali monzesi del Pdl che ne chiedevano la testa. «L’abolizione delle province era nel programma elettorale del Pdl», ha risposto secca la coordinatrice. Nelle prossime ore si vedrà se la sua fermezza è legata a una trattativa di prezzo, potrebbe esserle offerta la responsabilità del dipartimento scuola del Pdl nazionale, o se si tratta invece questione di dignità da difendere.