Varie, 13 luglio 2011
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Lavia Lucia
• marzo 1992. Attrice. Secondogenita di Gabriele Lavia e Monica Guerritore. Esordio in teatro col padre (Il malato immaginario, dall’8 febbraio 2011 al Teatro Argentina di Roma), in tv con la madre (Rossella, fiction in onda su Raiuno dal 9 gennaio 2011). Nell’estate 2011, Desdemona nell’Otello il cui debutto era previsto il 13 luglio al Teatro Romano di Verona, Alessandro Haber, che doveva interpretare il Moro, fu licenziato dal Teatro Stabile di Bologna per aver tenuto nei suoi confronti un atteggiamento troppo focoso «eccessivo da parte di un uomo di 65 anni nei confronti di una ragazza di 19», spiegò l’avvocato Francesco Brizzi, aggiungendo che non si trattava «di un evento unico» ma di un comportamento proseguito nel corso delle settimane di prova («Lei ha sopportato, come altri attori e tecnici. Poi non ha più sopportato). Haber la raccontò così: «Sono conosciuto come artista esagerato e pensavo a un Otello animalesco e frustrato. Mi sono scappati, davanti a tutti, un bacio e un abbraccio passionali. Ho procurato disagio, ho ricevuto una spinta, ho reagito, e ricordo che lei ha pianto, e Maurizio Donadoni (Iago, ndr) si è scagliato contro di me. Dopo un quarto d’ora ho chiesto scusa. Non volevo essere volgare, stavo lavorando, e m’è uscito un comportamento irruente» (sembra che lui le avesse dato pure uno schiaffo). Franco Branciaroli, chiamato a fare Otello: «Forse Haber s’è fatto troppo prendere da Stanislavskij, che allenava gli attori a “vivere” anziché “rappresentare” la parte». Vedi Rodolfo Di Giammarco, “la Repubblica” 1/7/2011; Anna Bandettini, “la Repubblica” 13/7/2001; • «[...] il dolore della lontananza dai genitori in tournée: “Loro facevano i salti mortali per starci vicini, ma il giorno di riposo per i teatranti è il lunedì. Così una mattina, avrò avuto 6 anni, credevo fosse lunedì e, appena sveglia, mi catapultai nella loro stanza, per tuffarmi nel lettone. Purtroppo era domenica: che delusione [...] Una sera, dietro le quinte, dissi a mio padre: ‘Il teatro è la mia vita [...] Io sono sempre stata affascinata dal mestiere dei miei genitori [...] Preferisco mamma, è passionale, ha una voce calda. Papà è soprattutto un fantastico regista [...] Il loro capolavoro? Secondo me La lupa [...]”» (Emilia Costantini, “Corriere della Sera” 5/1/2011).