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 2011  luglio 13 Mercoledì calendario

DAI PRIMI COMPUTER ALLA FERRARI, LA STORIA DEL LUSSO IN 250 OGGETTI

Spazio, tempo e capacità di movimento. Il lusso? «È la teoria della relatività di Albert Einstein applicata al nostro modo di vivere» , risponde l’architetto Italo Rota. E racconta come è cambiato e in che direzione sta andando nella mostra digitale «C 25 — Option of luxury» , dall’ 8 settembre fino a ottobre, al museo della Triennale di Milano Attraverso 250 «oggetti» griffati si rivelano le trasformazioni nel mondo della moda, del design e della tecnologia. Da Hermès a Prada, Tod’s, Loro Piana, da Frau a Pirelli, Piaggio e Ferrari. Senza dimenticare i grandi classici, sempre più spesso reinterpretati. I nuovi valori del lusso? «Dedicarsi del tempo di qualità — continua Rota, curatore della mostra —. Vivere in armonia con la natura, anche soltanto per un giorno e sentirsi integrati. Stare in pace con gli altri esseri viventi, comunicare e pensare con loro» . Ma anche avere un cervello «verde» : «Utilizzare macchine innovative che ci permettono di consumare meno e in modo più intelligente» . È importante trovare un’etica del «superfluo» (che non significa costoso) «continuando ad affidarsi ai grandi artigiani o facendo rivivere oggetti dimenticati che non funzionavano più — spiega l’architetto — e valorizzare la potenza di movimento degli oggetti. Oggi si può andare nello spazio con un aereo Virgin e indossare un orologio Prada» . La mostra, pensata in occasione dei 25 anni di Class Editori (casa editrice specializzata nell’informazione finanziaria, nel lifestyle e nella moda per l’upper class), vive su diversi supporti e stimoli. I visitatori attraversano un percorso «a ostacoli» formato dai prodotti in mostra. Possono interagire e contestualizzarli grazie alla presenza di tablet, smartphone, computer e web book e conoscerne l’evoluzione nella storia e le tendenze nel mondo. Un’esposizione «pensante» , che si apre con la Cometa di Halley e finisce con la grande eclissi lunare del 15 giugno scorso. In mezzo, tutto ciò che ha trasformato il mondo, a partire dai primi computer. E gli uomini che lo hanno cambiato, tra cui, Steven Paul Jobs, fondatore di Apple, Larry Page e Sergey Brin, inventori di Google, Mark Zuckerberg, l’ideatore di Facebook e Jack Dorsey di Twitter. Ma quali sono gli oggetti che rappresentano realmente il lusso? «È impossibile una classifica— chiarisce Italo Rota —, però, mi saltano subito alla mente la zeppa Rainbow firmata Salvatore Ferragamo (simbolo della moda creativa), la mitica libreria Veliero di Franco Albini rieditata da Cassina, gli abiti in edizione limitata della collezione Cina di Prada per la primavera-estate 2011 (l’eleganza italiana che si ispira all’estero), la 500 della Fiat, un esempio di smart life (alla Triennale sarà verde) e i pesci e le meduse robot Acquaroid (quando il lusso superfluo è ingegnoso)» . Così, «a settembre— ricorda Paolo Panerai, vicepresidente e amministratore delegato di Class Editori — Milano ritorna ad essere la capitale assoluta del fashion, del design e del lusso. Il punto di incrocio della creatività sarà la Triennale, dove saranno allestite anche l’esposizione di Louis Vuitton (in occasione dell’apertura della nuova boutique meneghina) e una fotografica del marchio Tod’s sul mondo della famiglia Kennedy » . Dopo il capoluogo lombardo la mostra si trasferirà «in Asia, a Seul e Shanghai (e forse a Pechino) — aggiunge Panerai —, negli Stati Uniti a New York, in Brasile a San Paolo, ad Abu Dhabi, a San Pietroburgo e nel Qatar».