Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 12 Martedì calendario

Toibin Colm

• Enniscorthy (Irlanda) 30 maggio 1955. Scrittore • «[...] maestro dei piccoli pensieri, spostamenti, rivoluzioni degli stati d´animo che muovono la commedia umana [...] Giornalista, saggista e scrittore, più volte candidato al Booker Prize, con la biografia romanzata di Henry James (The Master) ad esempio, e più volte premiato per le sue opere (in Italia sono stati tradotti, fra gli altri, Sud, Storia della notte, Il faro di Blackwater, Madri e figli, Amore in un tempo oscuro – una raccolta di saggi sui più importanti artisti gay del Novecento) [...] è uno scrittore speciale: per il suo sguardo così sottile, per la sua pazienza così devota nel seguire i pensieri e i comportamenti dei personaggi. [...] La sua scrittura ricorda la Austen, James... oggi sarebbe impossibile trovare qualcosa di più classico, tradizionale. Una volta [...] ha detto addirittura “Vorrei ridurre il mio stile a zero” [...] “Certo so scrivere anche espressioni fantasiose, una prosa barocca, ma cerco di raggiungere lo zero perché nei suoi dintorni si possono gestire alti livelli di emozioni brucianti che si infiltrano in modo strano nei ritmi e toccano il lettore, o galleggiano negli spazi tra le parole. Per far questo lo scrittore deve sentire quel turbamento e poi riversarlo nella pagina in un modo furtivo, serio, e non esibito, spettacolare. [...] Sono cresciuto in una casa piena di donne. Le guardavo molto più di quanto facessi con me stesso. Quando scrivo un romanzo che ha per protagonista una donna non faccio niente con me, mi lascio fuori dal libro. [...]” [...] Ha detto che essere gay forse aumenta il suo interesse per le dicotomie, per le correnti nascoste. [...]» (Susanna Nirenstein, “la Repubblica” 20/6/2009) • Vedi anche Antonello Guerrera, “Il Riformista” 24/6/2009.