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 2011  luglio 12 Martedì calendario

Thirlwell Adam

• Londra (Gran Bretagna) 1978. Scrittore • «[...] reputazione sulfurea che [...] si è conquistato [...] con Politics, un romanzo iperletterario che cominciava con un paio di manette orlate di piume rosa che pendevano ai lati di un letto a due piazze. È un po’ come se [...] fosse diventato il nuovo punto di riferimento quando si parla di letteratura e sesso [...] ha attaccato Michel Houellebecq dicendo che malgrado tutti i suoi sforzi di essere pornografico, è solo uno scrittore sentimentalista. “Mi aveva dato fastidio leggere su una rivista che Houellebecq avesse detto: io scrivo di sesso meglio di chiunque altro. Ma a parte questo, la verità è che il femminismo ha portato gli uomini a sentirsi meno liberi di esprimere i loro desideri; c’è meno sesso tra le coppie e in particolare, nella narrativa di Houellebecq, le donne o sono frigide o sono poco interessate al sesso. Mentre se c’è l’amore, allora è un paradiso: niente difficoltà, nessun momento in cui uno dei due ne ha voglia e l’altro no, nessun momento di penoso imbarazzo... Questo è sentimentalismo. Ma il sesso non è così, è molto più complicato [...] Secondo me gli scrittori della mia generazione temono la critica femminista [...] E allo stesso tempo sono figli della prima generazione di madri femministe, per cui si pongono il problema di non essere sessisti, preoccupazione che non ha mai toccato gli scrittori della generazione di Roth. Non conosco molti giovani scrittori che fanno quello che Roth e gli altri cercavano di fare negli anni ’60, vale a dire andare a letto con tutte. Gli scrittori miei coetanei tendono a vivere il sesso in modo convenzionale [...] In coppia, desiderando dei bambini e cercando di essere dei bravi ragazzi. Forse perché oggi la fama arriva agli scrittori molto prima, e con la fama la perdita di una certa libertà. Un tempo se un giovane scrittore aveva delle avventure non lo sapeva nessuno. Adesso pensiamo di doverne rendere conto nelle interviste [...] per me il sesso è epistemologico, oltre che ontologico. È un modo per scoprire cose di altre persone. Ed è un piacere: un altro concetto che era centrale in scrittori come Updike e Roth che oggi sembra essersi perduto [...] la combinazione di sesso e idee, quando funziona, dà luogo a una commedia apprezzabile. Altrimenti se scrivi di sesso in prima persona, tutti pensano: oh, guarda cosa fanno Adam e la sua ragazza tutte le sere [...] mentre ai tempi di Roth i ragazzi si rubavano le riviste con le ragazze a seno nudo, noi siamo cresciuti con una pornografia che su Internet non è soltanto accessibile, ma reale, perché accanto ai film porno chiunque può vedere dei video amatoriali. [...] Dire che la pornografia è noiosa secondo me nasconde una nevrosi. Nessuno vuole pensare agli aspetti più oscuri del sesso. Per questo sono contento quando qualcuno s’infuria leggendo i miei libri. Perché è vero che c’è un lato scioccante nel sesso. Roth infatti è uno scrittore scioccante, e non intendo in senso peggiorativo [...] Nabokov uno dei grandi scrittori del desiderio, cosa che non gli viene abbastanza riconosciuta. Dopotutto Lolita è un libro sulla potenza del desiderio che porta un uomo a cercare di portarsi a letto qualcuno — in questo caso, una dodicenne— e questo è un risultato straordinario. Non capisco Martin Amis quando sostiene che malgrado Nabokov sia un grande maestro, dopo L’originale di Laura dovremmo pensarlo ai margini della letteratura, come de Sade o Lewis Carroll. Ma come? De Sade in Francia è considerato un grande scrittore, accolto nella Pleiade! Altro che scrittore periferico! [...] Comunque non sono Roth e Bellow ad avere inventato la letteratura del sesso. Semmai è stato D.H. Lawrence, caduto sadicamente vittima della critica femminista, al punto che oggi non lo legge più nessuno. Nessuno riconosce a Lawrence di avere senso dell’umorismo. Eppure in L’amante di Lady Chatterley questo scrittore che romanticizza il sesso come un momento di comunione bestiale di due esseri umani con la natura, descrive un cane che guarda i due protagonisti mentre fanno sesso, e... si ricorda che cosa fa? [...] Si annoia e se ne va, perché trova la scena completamente priva di interesse. Ecco un momento sublime di quello che chiamo la commedia del sesso. Altro che Houellebecq”» (Livia Manera, “Corriere della Sera” 9/3/2010) • Vedi anche Stefano Bartezzaghi, “la Repubblica” 30/12/2010.