Varie, 12 luglio 2011
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Severini Gilberto
• Osimo (Ancona) 1941. Scrittore. Ultimo libro A cosa servono gli amori infelici (2011) • «Lo scrittore più sottovalutato d’Italia. Così Pier Vittorio Tondelli definì a suo tempo Gilberto Severini. Nato nelle Marche, dove tuttora abita svolgendo anche lavoro di artista visuale, Severini sembra in effetti un autore fantasma. Eppure la sua produzione appare nutrita. Ha esordito da Transeuropa con tre romanzi brevi (Sentiamoci qualche volta, Consumazioni al tavolo e Feste perdute), che compongono la trilogia Partners. Nel 1996 Congedo ordinario, uscito da peQuod, diventa un piccolo caso letterario. Sempre peQuod, nel 1997 presenta la sua unica raccolta di poesie, Nelle aranciate amare e altri refrain. E poi ancora: è del 1998 è la raccolta di racconti Quando Chicco si spoglia sorride sempre (Rizzoli, Premio Arturo Loria), del 1999 il racconto illustrato Capodanni (peQuod) e del 2001 il romanzo La sartoria (Rizzoli). Infine, tra il 2002 e il 2005, sempre con peQuod, escono Ospite in soffitta e Ragazzo prodigio, seguiti nel 2009 da Il praticante (Playground). Proprio quest´ultimo editore pubblica ora A cosa servono gli amori infelici. Il lungo elenco rivela una scrittura maturata negli anni, appartata, legata ad alcuni temi ricorrenti e soprattutto votata a un ideale letterario fatto di cura, introspezione, analisi. Insomma, come ha affermato René de Ceccatty, “Gilberto Severini non è uno che ci dica sono moderno”. Non a caso, la sua predilezione per la provincia da un lato, quella per gli anni ’60 dall’altro, ha fatto pensare a Giorgio Bassani. [...]» (“la Repubblica” 30/10/2010) • Vedi anche Marco Lodoli, “la Repubblica” 4/6/2011.