Alessandro Dell’Orto, Libero 12/7/2011, 12 luglio 2011
NUMERI ANTI-FOLLIA
Pronto, perché dovrei continuare a stare al mondo? Pronto, ora per chi vado andare avanti a lavorare e guadagnare soldi? Pronto, che senso ha la mia esistenza?
Pronto, pronto, pronto, il telefono squilla e di là, disperati, piangono e parlano genitori, figli, parenti o amici che hanno perso qualcuno di caro. Che devono affrontate un lutto improvviso. Già, la morte traumatica per incidente stradale o sul lavoro, per suicidio o per catastrofi naturali. Una vita che se ne è andata e la tua che si stravolge. Nulla ha più senso. Nulla ha più valore. Non c’è più futuro.
Pronto, pronto, pronto, ma adesso c’è qualcuno che risponde. Che aiuta a capire. Il numero verde (800168678) per elaborare il lutto violento è attivo da pochi giorni in Veneto e solo ieri mattina nel primo giorno effettivo ha ricevuto quattro chiamate. È un’iniziativa dell’Onlus De Leo Fund in collaborazione con la Regione. Tre persone – uno psicologo e due sopravvissuti, gente che ha già dovuto affrontare e superare il dramma e che spesso è addirittura più credibile di un professioni sta blasonato – sono a disposizione (coprendo l’intera giornata con turni da quattro ore. «Ma nei giorni più caldi arriveremo a coprire giorno e notte», spiega Federica Cimitan, addetta alle relazioni esterne) per rispondere, confortare, affiancare chi fatica a riprendersi dopo un lutto inaspettato.
PER NICOLA E VITTORIO
L’associazione è nata dopo che, il 5 aprile 2005, Nicola e Vittorio De Leo, 19 e 17 anni, sono morti in un incidente automobilistico a Padova e Diego, loro padre, psichiatra di fama internazionale e direttore dell’Australian Institute for suicide research and prevention, ha capito che in Italia non esisteva una vera e propria figura di specialisti formati ad hoc in grado di affiancare famigliari e congiunti nella difficile e penosa opera di accettazione ed elaborazione del lutto. «È un dramma inimmaginabile, in un solo momento la propria vita perde di significato, i progetti futuri falliscono, niente ha più senso. In quel momento avrei avuto bisogno di parlare con qualcuno che avesse già vissuto la mia situazione, per chiedere come si fa a reagire, a sopravvivere. No, in quel momento non esisteva una figura del genere. Ecco perché ho deciso di creare questa associazione».
Unico in Italia, il numero verde per elaborare il lutto violento si prepara a un lavoro intenso. «Quante chiamate pensiamo di ricevere? Dipenderà dall’attualità. Tra incidenti, catastrofi o suicidi, nel Veneto ogni anno si registrano circa 1.200 decessi. Quindi altrettante famiglie coinvolte, con parenti o amici che hanno bisogno di aiuto. Poi, una volta capito che il servizio funziona ed è utile, penseremo ad allargarlo alle altre regioni per andare incontro a più persone possibili».
GLI ALTRI AIUTI
Già, numeri verdi che aiutano chi è in difficoltà. Ce ne sono molti e per ogni situazione, per ogni necessità, per ogni problema. Se avete bisogno di uno psicologo low cost, per esempio, potete chiamare l’800.592790. Vi risponderà l’associazione Spsp (Servizi psicologici per la salute della persona), con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti un aiuto psicologico offrendo sul territorio romano una serie di servizi rivolti al benessere della persona e della comunità. Psicotel, invece, è il primo e unico servizio gratuito, attivo dal gennaio 1999, realizzato anche grazie alla collaborazione con il Ministero della Salute, che attraverso il numero verde 800529706 fornisce informazioni sulle possibilità di supporto offerte dalle strutture di salute mentale operanti sul territorio. Psicotel collabora con il Ministero delle pari opportunità nell’ambito del “Servizio antiviolenza 1522”. Molte le opportunità, poi, per chi soffre di depressione. L’organizzazione dei Samaritans si occupa ormai da anni, in diversi Paesi, dell’ascolto telefonico e viene incontro alle esigenze di sfogo delle persone più disperate: quelle che meditano il suicidio, o che non sono comunque in condizione di vivere una vita normale a causa della depressione. Il numero è 800 860022. A Rovigo la Provincia, le aziende Ulss 18 e 19 e la Camera di Commercio invece hanno istituito un numero verde per la prevenzione di comportamenti autolesivi: le persone in difficoltà potranno chiamare il numero verde 800 180950 mettendosi in contatto con uno psicologo che organizzerà una consulenza con uno psichiatra presso il Csm di Adria, di Badia Polesine o Rovigo. Non solo problemi psicologici. Per l’allarme caldo, fino al 31 agosto, a Como è attivo il numero 800 995988 gestito dal Filo d’argento Auser.
Alessandro Dell’Orto