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 2011  luglio 11 Lunedì calendario

QABOOS BIN SAID

QABOOS BIN SAID Salalah (Oman) 23 luglio 1940. Sultano dell’Oman. Memorabile il suo sbarco a Palermo nell’agosto 2008 • «[...] Grande Signore del Petrolio, ha raggiunto Palermo con il suo Jumbo. Sbarcato a Punta Raisi, ricevuti gli onori che si devono ad un Capo di Stato, ancorché in visita privata nella saletta Vip [...] è salito sul suo elicottero ed è atterrato sul ponte di “al Said”, il panfilo consegnatogli [...] dai cantieri tedeschi Lurssen, che con i suoi 155 metri è al secondo posto nella lista delle navi dei nababbi. Il panfilo era già da giorni alla fonda in porto, affiancato dalla nave appoggio “Fulk al Salamah” (136 metri). L’intero molo Piave è stato trasformato in enclave del sultanato, sorvegliata da intelligence italiana ed omanita. [...] Nel panfilo-reggia il Sultano è circondato da una Corte ristretta. Per quella allargata sono a disposizione 90 camere al Grand Hotel Villa Igiea ed altre 100 tra il Des Palmes ed Excelsior. Per gli spostamenti del Sultano dal portellone del ”Fulk al Salamah” [...] due limousine e 24 Mercedes blindate. Nel complesso il seguito è di un migliaio di persone, inclusa l’orchestra sinfonica nazionale, pronta ad esibirsi su richiesta del monarca arabo nell’Auditorium della reggia galleggiante [...] è citato nelle biografie ufficiali come un raffinato musicofilo, un esperto e collezionista di armi, appassionato tennista, provetto cavallerizzo. La sua formazione culturale occidentale è stata curata dal prestigioso collegio militare britannico Sandhurst. Regna dal 1970 dopo avere suggerito (o meglio costretto) al padre (erede di un clan al potere già da 3 secoli) a godersi la “pensione” a Londra. Il colpo di stato bianco avviò la defeudalizzazione dell’Oman (2 milioni e 600 mila abitanti) culminata nel 2003 con la concessione ai maggiori di 21 anni del diritto di voto per la formazione dell’Assemblea nazionale. L’elettorato attivo e passivo appartiene anche alle donne. [...]» (Lucio Galluzzo, “Il Messaqggero” 4/8/2008) • Vedi anche “Corriere della Sera” 5/8/2008; Claudia Brunetto, “la Repubblica” 6/8/2008.