Mario Platero, Il Sole 24 Ore 8/7/2011, 8 luglio 2011
LA CRISI INVESTE KOBE BRYANT
Football e basket sono delle vere religioni laiche negli Stati Uniti. E un motore che genera affari per miliardi di dollari. Ora che incombe il pericolo di una serrata per i due sport più amati d’America, "fede", passione e danaro confluiscono in una miscela esplosiva. Succede di tutto: fan disperati, dimostrazioni, minacce. Ma anche l’intervento della procura generale dello stato di New York: Eric Schnedeirman ha aperto un’inchiesta per valutare il danno economico della serrata e considerare possibili azioni contro i proprietari. Le anticipazioni parlano chiaro: se si fermassero i campionati a soffrire non sarebbero solo i tifosi, ma anche le economie locali. Secondo l’associazione dei giocatori del football professionistico, ognuna delle 32 città che hanno una squadra perderebbe 160 milioni di dollari in mancati introiti. E circa 100mila posti di lavoro che ruotano intorno al campionato di football Usa sarebbero in pericolo.
La serrata della Nfl, la lega del football, è cominciata in marzo dopo che società e giocatori non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla divisione dei proventi. La pre-stagione è già saltata e adesso è addirittura a rischio il campionato, che inizia a settembre. Il lockout del basket è di pochi giorni fa: franchigie e giocatori sono molto distanti da un’intesa sul contratto collettivo. Il rischio è che si ripeta l’incubo del 1998-99 quando la stagione fu quasi dimezzata. Intanto Kobe Bryant già pensa a una tournée in Cina.