Marco Bellinazzo, Il Sole 24 Ore 9/7/2011, 9 luglio 2011
CALCIO, TROVATO L’ACCORDO SUI DIRITTI TV
Sui diritti tv si profila, dopo oltre un anno di battaglie assembleari e dispute giudiziarie, un accordo in seno alla Lega di serie A. Manca ancora il sigillo ufficiale sull’ipotesi di ripartizione dei 200 milioni collegati ai bacini d’utenza. Ma tra le big e le società medio-piccole nella riunione di ieri è tornato di nuovo un clima sereno. Come dimostrano le tre importanti delibere approvate all’unanimità. Dunque, in uno dei prossimi incontri dovrebbe essere ratificata la soluzione di compromesso su cui i 20 club della massima serie stanno sostanzialmente convergendo. Una soluzione che potrebbe portare alla divisione delle risorse incassate per il biennio 2010-2012 (787 milioni di euro al netto dei fondi di mutualità) secondo gli importi riportati nella tabella pubblicata qui a fianco.
Fermo restando il 40% di introiti suddivisi in parti uguali e il 30% ancorato ai risultati (10% per la storia sportiva, 15% per le performance degli ultimi cinque anni e 5% per il rendimento nell’ultimo torneo) e il 5% alla popolazione residente nel comune, saranno rivisitati i parametri sui bacini d’utenza che attribuiscono l’ulteriore 25% dei ricavi da tv (per complessivi 197 milioni). Di fatto, rispetto alle quote derivanti dalle indagini demoscopiche commissionate dalle 15 medio-piccole, si dovrebbe arrivare a ridurre il peso dell’Auditel (particolarmente inviso alle milanesi e alla Juventus) ponderato al 16,66% anziché al 33% previsto nella delibera di aprile da cui è scaturita l’attuale controversia. Dovrebbero, perciò, restare "sospese" le decisioni in materia dell’Alta Corte di giustizia del Coni e del tribunale di Milano (chiamato in causa dalla Juventus).
La sintesi della giornata l’ha tracciata il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta: «Il confronto è andato avanti in maniera serrata. Le posizioni si stanno avvicinando, il lavoro non è stato sancito ancora dall’accordo e proseguirà la prossima settimana durante la quale non ci saranno assemblee. Probabilmente ne convocheremo una nella settimana successiva». Il rinnovato spirito di cooperazione tra le società è però testimoniato dall’ok arrivato all’unanimità su alcune questioni relative alle modalità di fatturazione dell’ultima rata della stagione 2010/11 e della prima di quella 2011/12 (un’iniezione di liquidità importante per le casse di molti club) e alle linee guida per la vendita dei diritti tv nel triennio 2012-2015.
«Si tratta di due delibere diverse – ha spiegato Beretta – perché ad una erano interessate le tre società retrocesse e alla seconda le tre neopromosse. Tutto questo, unito alla soddisfazione per aver riottenuto il secondo extracomunitario dalla Figc, fa ben sperare per il cammino del calcio italiano. Nelle assemblee scorse le discussioni sui bacini d’utenza avevano di fatto bloccato ogni deliberazione. Ora, su questo tema, le distanze si vanno progressivamente riducendo e si è creato un clima favorevole. I diritti tv 2012-2015 rappresenteranno gli incassi più importanti nei prossimi tre anni. Con l’approvazione delle linee guida, ora possiamo avviare l’iter per acquisire i pareri dell’Agicom e dell’Antitrust».
Le Authorithy hanno 60 giorni per pronunciarsi. Le linee guida riguardano i pacchetti di eventi che dovranno essere commercializzati "collettivamente" da Infront. Resteranno nella disponibilità dei singoli team, invece, alcune tipologie di diritti, come quelli d’archivio.
Tutte le società di serie A hanno ottenuto la licenza nazionale Figc, il nullaosta concesso congiuntamente dalla Covisoc, dalla Commissione infrastrutture e stadi e dalla Commissione criteri organizzativi per partecipare al prossimo campionato.