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 2011  luglio 09 Sabato calendario

«Camilla può morire per un odore» Il boom delle allergie ora fa paura - Basta qualche caffè in meno e una piccola donazione in più per farci sentire meglio con la co­scienza

«Camilla può morire per un odore» Il boom delle allergie ora fa paura - Basta qualche caffè in meno e una piccola donazione in più per farci sentire meglio con la co­scienza. E Camilla, italiana di sei anni, affetta da una malattia al­lergica molto rara, ringrazierà per la vita. Questa non è la solita solfa raccatta-fondi-che-chissà­dove- finiranno. È una storia ve­ra, fatta di sofferenze e di rinunce che ha colpito una bambina af­fetta da una malattia molto rara, denominata «Sensibilità chimica multipla (Mcs)». È una patologia invalidante tra le più gravi al mondo che non le permette pra­ticamente di vivere. Camilla è in­fatti allergica a tutte le sostanze chimiche, i pollini nell’aria, le re­sine, le onde elettromagnetiche. È intollerante ai conservanti agli insetticidi, agli aromi, agli in­chiostri, ai detersivi, ai deodo­ranti, ai saponi, alle colle. Insom­ma il fisico di Camilla non assor­be nulla e al minimo odore, co­me minimo, sviene. Quando su­bisce una crisi respiratoria ri­schia invece la vita. Una situazio­ne allucinante non solo per Ca­milla ma anche per la mamma, il papà, la sorellina che ha due an­ni e mezzo e pare sia affetta dalla stessa patologia in fase iniziale. La famiglia intera, oltre a non avere più lacrime per piangere non ha più soldi da spendere do­po aver venduto la casa per pa­gare i medici. E questa patologia è curabile solo in centri specia­lizzati come quello inglese che attualmente segue la bambina. Ogni trasferta, però, costa dai ventimila ai trentamila euro. Che non vengono rimborsati dalla Asl (almeno per il momento). Ma la malattia non aspetta la buro­crazia. E così scatta la solidarietà. L’associazione dall’associazione Conegliano Sub (Treviso) ha de­ciso di aiutare Camilla con una raccolta fondi (il telefono è 3482287894) e una fiaccolata di solidarietà il prossimo 12 luglio. Per ora la generosità si è fermata a 20 mila euro. Ma con il tam tam nazionale si può fare di più. I Sub di Conegliano, intanto, hanno messo a disposizione di Camilla le attrezzature indispensabili per il viaggio (bombole speciali non contaminate). E poi gli italiani generosi faranno la loro parte. Anche perché le allergie sono di­ventate una piaga sociale. Chi è sprovvisto di un allergico in fa­miglia, scagli la prima pietra. Or­mai tutti hanno qualcosa contro cui lottare. Se non sono le muffe sono i pollini di piante varie, op­pure le polveri, se non è l’ambro­sia è il pelo del cane o del gatto. Insomma, le malattie allergiche, respiratorie e alimentari, colpi­scono più di tre italiani su dieci. E nel 2015 gli esperti prevedono un peggioramento: quasi la metà della popolazione sarà a rischio allergie. I bambini sono una ca­tegoria particolarmente colpita. Attualmente 1 bambino su 4 è al­lergico ma si stima che nel 2020 1 su 2 cittadini nell’Unione Euro­pea sarà affetto da allergia croni­ca. Preoccupano le allergie ali­mentari, in forte aumento nei bambini e nelle forme più gravi. Ma anche tra gli adulti non si scherza nulla. I pollini ormai so­no diventati un incubo per ben 12 milioni di cittadini. E circa 2,4 milioni i problemi cominciano già a fine gennaio perchè sono allergici ai pollini d’albero. Ma c’è di peggio. Per molti, l’allergia ai pollini è contemporanea a quella verso frutta e verdura e ol­tre al tremendo raffreddore com­pare anche il prurito, bruciore e anche gonfiore al cavo orale per assunzione di frutta come mela, pera, pesca. Una vera epidemia, quella delle allergie, che favori­sce anche un nuovo e fiorente business, quello dei vaccini. At­tualmente nel mondo ce ne sono a centinaia in via sperimentale. Ma gli esperti giurano che entro dieci anni potrebbero cambiare il modo in cui si affrontano que­ste malattie.