Varie, 8 luglio 2011
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Coulson Andy
• Billericay (Gran Bretagna) 21 gennaio 1968. Giornalista. Ex direttore del News of the world, edizione domenicale del Sun (tabloid di Rupert Murdoch), ex responsabile della comunicazione e della pianificazione del partito conservatore (Tory). «Considerato elemento essenziale nel progetto di Cameron» (L. Mais., “Il Sole 24 Ore” 8/10/2009), si dimise nel gennaio 2011 quando divenne chiaro che aveva spinto suoi giornalisti ad intercettare illegalmente telefonate e messaggi di segreteria di vari personaggi di spicco per procurarsi gli scoop. L’8 luglio 2011 fu arrestato • «[...] Da Cameron ha ricevuto il chiaro mandato di rinnovare l’immagine del partito cancellando i residui di antipatia ereditati dai duri metodi di governo thatcheriani [...] è figlio di immigrati ungheresi. Ha studiato filosofia, politica ed economia a Oxford. La sua compagna è Rachel Whetstone, fedelissima di Cameron oltre che vicepresidente per la comunicazione globale e gli affari pubblici di Google AFP [...]» (“Il Sole 24 Ore 8/10/2009) • «[...] Assunto da Cameron nel luglio 2007, Coulson aveva lasciato sette mesi prima la direzione del News of the World, il tabloid domenicale di Rupert Murdoch. A far scattare le dimissioni, la conferma che suoi giornalisti avevano ripetutamente e illegalmente intercettato telefonate e messaggi di segreteria di vari personaggi di spicco per procurarsi gli scoop per i quali la testata è celebre. Tra le vittime, vari dipendenti di Buckingham Palace (i cui cellulari avevano fornito particolari sui principi William e Harry), Peter Maldelson, il guru delle relazioni pubbliche Max Clifford, la modella Elle Macpherson. Coulson aveva negato qualsiasi coinvolgimento, dicendosi all’oscuro dell’operato dei suoi giornalisti, ma aveva rassegnato le di missioni perché, come direttore del domenicale, la responsabilità alla fine era sua. Considerando che l’esperto di affari reali del News of the World Clive Goodman e un investigatore privato trovato in possesso di 3.000 numeri di telefono e 90 codici di sicurezza erano finiti in carcere per, rispettivamente, quattro e sei mesi, Coulson se l’era cavata con poco. Per la polizia il caso era chiuso. A riportare lo scandalo delle intercettazioni all’ordine del giorno è stata un’inchiesta del New York Times che da oltre oceano ha formulato nuove accuse. Coulson non solo era al corrente, ma aveva “attivamente incoraggiato” suoi giornalisti a origliare telefonate altrui. A puntare l’indice è stato Sean Hoare, che con Coulson ha lavorato prima al Sun e poi al News of the World. Il giornalista ha raccontato di aver agito su ordini del direttore e di avergli personalmente fatto sentire diverse intercettazioni. Il numero due di Scotland Yard John Yates, convocato dalla commissione parlamentare sugli affari interni, ha ammesso che la prima inchiesta avrebbe potuto essere più rigorosa [...] Nonostante ciò, Cameron ha espresso fiducia nel suo addetto alle comunicazioni [...] Per il premier conservatore la scelta del pr era stata ponderata e importante. Cameron aveva bisogno di una persona che gli permettesse di conquistare Murdoch, senza il cui appoggio mediatico la vittoria elettorale sarebbe stata ancora più difficile. Coulson aveva non solo grande esperienza dei titoli di News International, ma anche l’appoggio personale di Matthew Freud, cognato di Murdoch. [...]» (Paola De Carolis, “Corriere della Sera” 8/9/2010).