Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 6/7/2011, 6 luglio 2011
PER CHI SUONA (ANCORA) IL «FRISCALETTU»
C he fine ha fatto il suonatore di «friscalettu sicilianu» ? È sempre lì, a Roma, con un contrattino di 48.600 euro, a valutare gli alti dirigenti del ministero di Grazia e giustizia: questo è un uomo di valore, quello un po’ meno… Pochi giorni dopo il discorso di insediamento come primo segretario del Popolo delle Libertà di Angelino Alfano, ricco di richiami a un partito degli onesti che premi le capacità e il merito, vale la pena di tornare, un anno dopo, su quella clamorosa promozione decisa dal Guardasigilli agrigentino. Ricordate? C’era in ballo, accanto ad Angelo Gargani (già presidente della III Corte di Assise di Roma e capo del Servizio di controllo interno del ministero) e all’ex senatore Angelo Giorgianni (al centro anni fa di una clamorosa polemica che lo obbligò a dimettersi da sottosegretario) un posto importante nell’ «Organismo indipendente di valutazione della performance» . Vale a dire, come spiega lo stesso sito ministeriale (http://www. giustizia. it/giustizia/it/mg_18. wp? previsiousPage=mg_14_7), la commissione che deve «monitorare il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elaborare una relazione annuale sullo stato dello stesso» , «comunicare tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla Corte dei conti» , «validare la Relazione sulla performance» , «garantire la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dell’utilizzo dei premi» nel rispetto «del principio di valorizzazione del merito e della professionalità» , «proporre all’organo di indirizzo politico amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l’attribuzione ad essi dei premi» . Un ruolo delicato. Tanto più per un ministero chiave di un governo che del «merito» ha fatto, a parole, una delle sue bandiere. E chi ci piazzò, Alfano? Calogero «Lello» Casesa. Fino ad allora sconosciuto fuori da Agrigento e benedetto da qualche notorietà nella città dei templi per essere impiegato in Provincia, ex consigliere comunale di Forza Italia e presidente della sagra «Mandorlo in fiore» . Nonché, come sottolinearono l’ambientalista Giuseppe Arnone e il sito internet Sicilia24h. it, suonatore di «friscalettu» (lo zufolo che spicca tra gli strumenti tradizionali che accompagnano i balli folcloristici) nel gruppo «Val d’Akragas» . Esattamente un anno fa, l’allora bellicoso dipietrista e antiberlusconiano Domenico Scilipoti presentò un’interrogazione parlamentare chiedendo appunto ad Alfano quali «requisiti professionali, morali e amministrativi» avessero «giustificato tale nomina» . Da allora, per quanto se ne sa, il novello segretario pidiellino non ha mai trovato un minuto per rispondere…