Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
ISOTTA
Paolo Napoli 18 ottobre 1950. Storico della musica e critico musicale. Del Corriere
della Sera (dal 1980). Figlio di un grande avvocato civilista. «Nella sua saggezza, papà avrebbe voluto che facessi l’avvocato: esservi decoroso posto in tal mestiere anche per i mediocri, nella
musica o si tocca l’eccellenza o si è un fallito. Il mio più gran rimpianto è non averlo ascoltato: oggi, con la mia intelligenza, la mia memoria, il
rispetto acquisito per il lavoro ben fatto, sarei un professore di Diritto
civile e i grandi clienti verrebbero da me col cappello in mano. Sono invece un
impiegatuccio che dipende dal buon volere dei superiori...»
• Studi di pianoforte col maestro Vincenzo Vitale, corsi di teoria musicale dal
maestro De Santis, composizione con Renato Parodi e poi con Renato Dionisi.
Dopo il liceo Umberto studiò presso la Federico II sia Lettere che Giurisprudenza. Professore straordinario
al Conservatorio a 21 anni, poco dopo ordinario, nel 1994 lasciò la cattedra «per progressiva intolleranza verso gli allievi attuali» • Nel 1974 divenne critico musicale del Giornale di Montanelli (Pietrangelo Buttafuoco: «Fu severo col baritono Renato Bruson e questi, incontratolo in un teatro, cercò seriamente di strozzarlo; il critico fu salvato da due attrezzisti») • Nel 1974 pubblicò I diamanti della corona (Utet), sulle opere serie di Rossini, primo libro mai dedicato a questo tema.
Tra i suoi libri, Dixit Dominus Domino meo: struttura e semantica in Händel e Vivaldi (Edizioni internazionali di musica sacra, 1980), Il ventriloquo di Dio (Rizzoli, 1983), Le ali di Wieland (Rizzoli, 1984), Victor De Sabata: un compositore (Edizioni della Scala, 1993), Omaggio a Renata Tebaldi (Edizioni della Scala, 2002). Nel 2007 fu premiato dal ministro Rutelli con la medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte.