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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

IDEM Josefa Goch (Germania) 23 settembre 1964. Canoista. Italiana dal 1992 grazie alle nozze col suo allenatore, Guglielmo Guerrini

IDEM Josefa Goch (Germania) 23 settembre 1964. Canoista. Italiana dal 1992 grazie alle nozze col suo allenatore, Guglielmo Guerrini. Medaglia d’oro del K1 500 alle Olimpiadi di Sydney (2000), argento a quelle di Atene (2004) e Pechino (2008, sconfitta per soli 4 millesimi dall’ucraina Inna Osypenko-Radomska), bronzo a quelle di Atlanta (1996). Da tedesca aveva vinto un bronzo nel K2 500 a quelle di Los Angeles (1984). Nel 2006 argento mondiale del K1 500 metri e bronzo europeo del K1 1000, nel 2008 bronzo europeo del K1 500. Dal 2001 al 2007 fu assessore allo sport del Comune di Ravenna. «Ricordo sempre una cosa che mi diceva un ragazzo che andava in canoa con me: se il sogno ce l’hai dentro, avrai anche la forza per realizzarlo. E così è stato anche per me» • «Ha avuto un solo idolo: Wilma Rudolph che vinse a Roma, dopo che i medici le avevano detto che con la poliomielite non avrebbe mai corso veloce. Josefa che quando parla del suo primo bronzo a Los Angeles 1984 (era con la Germania) prima premette: “Oh ricordatevi, c’era il boicottaggio”. E che al primo tentativo di chiamarla dottoressa in giunta ha risposto: “Alt, non lo sono. Anzi a scuola sono stata una somara, mi hanno bocciato due volte”. Ha preso la maturità a 30 anni, pagaiando sui libri per sei mesi e tagliando felice il traguardo a cui gli altri arrivano dopo tre anni. Questo spiega il tipo: mai dirle che non c’è tempo, che non si può, che sarà faticoso. Per lei è un invito. Lei non misura i sogni, li lavora, li stende sul tavolo: come la pasta fatta in casa. E ci dà dentro: perché la vita la impasti tu, a forza di gomiti. Dispiace per Feuerbach: l’uomo non è ciò che mangia, ma quello che fa. Perfino suo marito, Guglielmo Guerrini, che è anche il suo coach, una mattina d’inverno alle sei per l’allenamento, in mezzo alla nebbia, mentre lei si spogliava nuda in macchina, le ha chiesto: “mi spieghi che piacere è il tuo?”. Se il mondo non ti capisce va bene. Ma se vengono dei dubbi a tuo marito vuol dire che forse stai esagerando. Ma lei nel suo italiano energico vi risponderà: “Con tutti gli alberi non si vede più bosco”. E cioè: a far due cose alla volta capita di perdere l’orientamento per la cosa principale. Ma figuriamoci se si perde lei, ex poliziotta, figlia di poliziotto. Una che se vede che gli altri sono bravi a fare una cosa, pensa subito di poterla fare anche lei» (Emanuela Audisio) • Due figli, Janek e Jonas, «è la donna che ha tracciato la strada al plotone delle campionesse-madri, rivoluzionando l’abitudine italiana per cui dopo il parto si chiudeva con lo sport» (Marco Ansaldo). «Non ho mai detto però che è facile riuscirci perchè si affrontano i complessi di colpa. Si può fare se c’è un ambiente che ti assiste e hai al fianco un padre affettuoso e presente, capace di sopperire a quel po’ di maternità che gli impegni ti sottraggono. Bisogna avere aiuto, comprensione e un uomo che non invidia il successo, perchè serve molta grandezza per accettare di sembrare meno importanti». [bho]