Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

HERLITZKA

Roberto Torino 2 ottobre 1937. Attore. Diplomato all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, si forma artisticamente alla scuola di Orazio Costa. In teatro interpreta
soprattutto i grandi classici (Shakespeare, ˇCechov, Molière) • Al cinema visto tra l’altro in Buongiorno notte di Bellocchio (2003), in cui interpretava Aldo Moro, film che gli è valso il Nastro d’argento come miglior attore protagonista e il David di Donatello come miglior
attore non protagonista. Da ultimo ne I demoni di San Pietroburgo (regia di Giuliano Montaldo 2008), in tv guest star nella serie Boris, a teatro in Solo Rh di Vitaliano Trevisan e Edipo a Colono (regia di Ruggero Cappuccio). «Quando ho fatto Re Lear, a Verona, il produttore mi confessò che se Alessandro Preziosi, l’interprete di Rivombrosa, non avesse accettato, lo spettacolo non si sarebbe realizzato. Il suo nome in
cartellone è una garanzia, il mio no» • Suo cavallo di battaglia in teatro un Ex Amleto sua riscrittura da Shakespeare, ripreso periodicamente con la regia di Ruggero
Cappuccio • «Stimato e amato da tutto il teatro» (Rodolfo Di Giammarco), «faccia un po’ così, austera, nobile, dolente, anomala come il suo cognome (è nato a Torino da famiglia cecoslovacca)» (Giuseppina Manin) • «Nei miei spettacoli ho preferito compagnie autonome, off, per fare quello che mi
piaceva. Il testo deve avere un valore letterario, una sua necessità, una parte piena di senso. Ho aderito con questa mentalità anche al poco cinema che ho fatto, dove tutto deve essere credibile, e non
metafora come in teatro. Il cinema della Wertmüller, di Piscicelli, di Fabio Rosi, di Faenza, di Studio Azzurro o di Bellocchio».