Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GUSSALLI BERETTA
Ugo Brescia 21 novembre 1928. Industriale. Presidente della più famosa fabbrica di armi italiana, la Beretta, che la sua famiglia gestisce da
quattordici generazioni. La pistola 92, il modello forse più famoso, è in dotazione all’esercito americano, ai carabinieri, alla polizia. «Le armi sono nate per difendere e proteggere. Il loro uso sbagliato è legato alla natura, spesso malvagia, degli uomini» • «Il sigillo è quello della Serenissima Repubblica di Venezia. “Oggi, 3 ottobre 1526”, recita il documento, “a mastro Bartolomeo Beretta da Gardone, territorio bresciano, per 185 canne da
archibugio destinate alla casa nostra dell’Arsenale, ducati 296”. è la prima testimonianza ufficiale della più antica fabbrica italiana di armi. A quel tempo messer Bartolomeo costruiva solo
canne. Solo più tardi, nel 1600, i Beretta iniziarono la produzione di rivoltelle da duello
complete, e servirono pressoché tutte le corti italiane ed europee» (Giuseppe Meroni)
• Allevato in azienda da due zii severissimi che, d’accordo con la sorella, sposata con un Gussalli, ne fecero un capitano d’azienda, «è l’espressione della medietà bresciana, un impasto di cattolicesimo, senso del dovere e opinioni dettate
sempre dal buon senso» (Mariano Maugeri) • Due figli: Pietro (Brescia 28 febbraio 1962), amministratore delegato di
Beretta Holding, e Franco, vicepresidente e amministratore delegato della
Fabbrica d’Armi Pietro Beretta • Amante della caccia, si interessa di vino: «Possiedo una piccola cantina in Franciacorta, della quale si occupa
principalmente mia moglie. Produciamo un vino frizzante, bianco e rosso»