Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GRUBER
Lilli (Dietlinde Gruber) Bolzano 19 aprile 1957. Giornalista. Dal settembre 2008
conduttrice di Otto e mezzo su La 7 con Federico Guiglia (vedi). Dal 2004 al 2008 eurodeputato (Ulivo, oggi
Partito democratico). È stata presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo,
compreso lo Yemen; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della
commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della delegazione per le relazioni
con l’Iran • Laurea in Lingue e letterature straniere a Venezia, ha svolto il praticantato
giornalistico nell’allora unica televisione privata dell’Alto Adige, Telebolzano, e scrive per i quotidiani L’Adige e Alto Adige. «Buca il video, brucia le tappe. Nell’87 È già al Tg2, anchorwoman della televisione pubblica. Tre anni dopo, eccola al Tg1 di
Vespa, la sua conduzione “di sbieco” diventa un cult, i suoi servizi da Berlino e da Amman fanno audience, il suo
nudo integrale (rubato) nella calda estate sarda del 1992 anima le cronache» (Alessandra Longo)
• Nel 1988 È diventata inviata di politica internazionale per la RAI, seguendo, tra i molti
avvenimenti, il crollo del Muro di Berlino, la guerra del Golfo, i viaggi del
Papa, il crollo dell’Unione Sovietica, il conflitto israelo-palestinese; la guerra nella
exIugoslavia; gli attacchi terroristici dell’11 settembre, la crisi irachena e l’invasione dell’Iraq • «È figlia di un imprenditore di lingua tedesca che aveva una industria (la Tiger)
di macchine edili, ha patito la separazione dei genitori ed È cresciuta con i due fratelli maggiori ad Egna frequentando l’istituto delle suore Marcelline, la scuola bene di Bolzano» (Gian Antonio Stella) • «Fu un craxiano a lanciarla, Ghirelli. “Cercava in provincia volti nuovi per il Tg2. ‘Tu si’ ’na signora austriaca, mi disse’. Poi, quando mi vide alla prova: ‘tu si’ ’n animale televisivo’”. Era fatta» (Aldo Cazzullo) • La sua famosa posa di tre quarti È dovuta alla scoliosi: «Ho sempre cercato di regolare inconsapevolmente la postura in base alle esigenze
della mia schiena» • I nomi di famiglia li ha scelti Tante Auguste, la zia germanista appassionata
alla saga dei Nibelunghi: Winfried il fratello, Friederiche la sorella • Pratica canottaggio e sci, ha studiato per otto anni danza e pianoforte • Sposata col giornalista belga Jacques Charmelot dal 2000 • La critica che le dà più fastidio È «quando mi dicono che ho un’aggressività prussiana. Perché se fossi un uomo si tradurrebbe in un “ha le palle” e sarebbe un complimento» (a Stefano Landi) • Nel 2006 ha pubblicato America Anno zero (Rizzoli), da ultimo Figlie dell’Islam (Rizzoli, 2007). [bgg]