Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GREGANTI
Primo Jesi (Ancona) 4 febbraio 1944. Operaio della Fiat, funzionario del Pci-Pds,
noto come “il compagno G”, fu condannato per corruzione e finanziamento illecito (patteggiò tre anni). Assurto a emblema dell’uomo fedele al partito (il Pci), che sa tutto dei suoi segreti, ma non dice una
parola a nessun costo (soprannominato perciò “l’uomo di marmo” • Accusato di aver procurato al partito un miliardo e 200 milioni di lire, nel
1993 trascorse sei mesi a San Vittore in custodia cautelare sempre ribadendo
che i soldi nel mirino dell’inchiesta erano soltanto suoi. Nel 2006 ha scritto con Luciano Consoli Scusate il ritardo. Il compagno G è tornato (Memori) • Intervistato dal settimanale A, disse nel 2007: «Mani Pulite ha fatto bene, ha tolto di mezzo un sacco di ladri».