Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GRECCHI
Walter 1958. Nell’82 condannato in contumacia a 14 anni e 11 mesi per concorso morale nel delitto
del vicebrigadiere Antonio Custra (in via De Amicis a Milano il 14 maggio 1977,
vedi anche FERRANDI Mario). Secondo l’Antiterrorismo italiano uno dei trenta esponenti di primo piano del terrorismo
rosso latitanti in Francia. All’epoca dei fatti era uno studente dell’istituto Cattaneo introdotto negli ambienti dell’Autonomia • «Tre ragazzi, con la faccia coperta da un fazzoletto. Uno punta verso la polizia
la P38, gli altri due scappano. “Io sono quello col foulard e il tascapane che se la dà a gambe”, sussurra Walter Grecchi. “Ho perso i capelli ma si capisce che sono io”, aggiunge trent’anni dopo quel pomeriggio milanese di cariche di polizia e lacrimogeni, scontri
e bagliori di bottiglie molotov. È una foto famosa, l’immagine simbolo del terrorismo nascente in Italia. Manifestazioni armate non
solo di spranghe e molotov, ma anche di pistole» (Enrico Bonerandi)
• Condanna definitiva a 14 anni e 11 mesi per concorso morale in omicidio. Nel
1990 chiese la grazia. Ci ha riprovato nel 2007: «Non ho ucciso nessuno. Anche ai processi È stato dimostrato che sono stati altri [...] Ho solo lanciato una molotov.
Questo non vuol dire che non senta una pena terribile per quella vittima
innocente e per la figlia di Custra che doveva ancora nascere e che adesso ha
30 anni. Dentro ho un’angoscia che non riesco a descrivere. Non doveva succedere ma purtroppo È successo». Antonia Custra si È detta disposta a perdonarlo: «Lui sta in Francia, lontano, ma spero un giorno di poterlo incontrare. Voglio
che possa riabbracciare sua madre (
Angela Giussani - ndr). Se presenta domanda di grazia, sono favorevole. Le sofferenze della sua
famiglia devono cessare, per quanto possa dipendere da me. Solo così anche noi qui, forse, potremo trovare la nostra pace» (intervista a Repubblica nel 2007) • Lavora come informatico a Montpellier, sposato con Pia.