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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GRANDI

Irene Firenze 6 dicembre 1969. Cantante. Nel 2007 grandi successi con i singoli Bruci la città e Come tu mi vuoi (è il brano che nel 66 cantava Mina). «Il periodo Winehouse l’ho avuto anch’io. Ho provato tutte le droghe, a parte quelle pesanti, ma non ho impulsi
autodistruttivi. Forse se avessi recitato di più la parte del personaggio maledetto avrei avuto più successo» • Papà bancario, mamma casalinga. «Il fratello maggiore, invece, “è stato il mio ‘spaccio’ musicale, ascoltavo i suoi dischi: sono stata modellata con il rock anni 70. E
un mito: Janis Joplin”. Studiava lingue all’Università ma mollò tutto per cantare. “Avevo una scadenza: i miei genitori mi avrebbero ‘finanziata’ fino a 24 anni. Ma ero sicura di me, presuntuosa”. All’inizio si esibiva con Le Matte in Trasferta: “Quattro cantanti di Firenze: Simona Bencini e Rossella Ruini, che ancora
cantano, Emi, che ora insegna yoga, e io. Le Spice Girls non erano ancora
nate... se avessimo immaginato il successo del ‘girl power’ forse avremmo lavorato con più foga”. Dopo, non ha più diviso palco e canzoni con altre ragazze. “Con Carmen, Elisa, Giorgia ci siamo solo sfiorate. Per noi è più difficile imporci nella musica, sbagliare è facile. Ma forse, a tutte è mancata la fantasia: non abbiamo capito che in due si fa la forza”» (Sandra Cesarale)
• «Nel 1992 inizia la sua carriera di solista, e la sua potente voce attira l’attenzione di Dado Parisini, all’epoca produttore di Raf, con Un motivo maledetto. Nel 1993 partecipa a Sanremo Giovani e nel 1994 al Festival di Sanremo con Fuori, brano che riscuote un incredibile successo. Da lì Irene prende il volo» (Maxim) • Carriera attraversata dalle collaborazioni con Jovanotti («Per me era inarrivabile, poi mi ha telefonato, dicendomi che al festival faceva
il tifo per me. è l’unico rapper italiano che vale la pena di ascoltare»), Eros Ramazzotti («Tenero, lavorava in una stanza grande come uno sgabuzzino»), Pino Daniele («Mi ha aperto la strada per il Sud»), Vasco Rossi, con cui ci sono state anche tentazioni sentimentali • «Una faccia da ragazzina, due occhioni curiosi, un fisico minuto ma slanciato e
morbido. E un’aria un po’ indifesa. Voce che trasmette energia» (Valeria Carones) • «La maggior parte delle sue canzoni sono rock, molto “lanciate”, ma i testi, anche quando parlano d’amore, non sono banali» (Anna Langone) • «Io punto anche sull’interpretazione, è importante per comunicare quello che si è, per raccontare una provocazione. Fare questo lavoro su di una canzone mi fa
sentire più intelligente» • Nel 2004 presentò il Festivalbar • Soffre di intolleranze alimentari: «Posso mangiare soltanto carne di struzzo. Non lo trovo mai. Ma sono autorizzata
a cibarmi anche di pesce. O al massimo di tacchino. Pasta pochissima, e solo a
pranzo. Vietati i latticini, i dolci, i pomodori, le melanzane, le patate e la
lattuga» • Nel 2003 sposò a Las Vegas Alessandro Carotti • Nel 2007 esce l’album Irenegrandi.hits, la sua prima raccolta di successi in cui inserisce Come tu mi vuoi e la vecchia Estate di Bruno Martino • Nel 2008 pubblica la sua autobiografia ufficiale: Diario di una cattiva ragazza (Mondadori) scritta con Massimo Cotto. «Mi sono anche fumata uno spinello in diretta televisiva, l’ ultimo giorno dell’anno. Su Raiuno, a Rimini, presentava Carlo Conti. A sorpresa, decidono di
chiamarci sul palco per il brindisi di mezzanotte. Noi avevamo una canna in una
mano e un petardo nell’altra. Così facevamo un tiro di canna e poi fingevamo che il petardo fosse un sigarone». Paolo Maria Milano 7 novembre 1954. Manager. Laurea in Scienze
politiche all’Università Cattolica di Milano, corsi di specializzazione all’Icms di Ginevra. Dal 2000 è responsabile in Banca Intesa della direzione Private equity, nel giugno 2002
viene nominato direttore delle partecipazioni. Dopo la fusione tra Banca Intesa
e San Paolo Imi (che ha curato assieme a Giovanni Gilli) ha la responsabilità della segreteria generale del Consiglio di sorveglianza del gruppo; si occupa,
tra le altre cose, di coordinare le attività del Fondo di beneficenza per le opere di carattere sociale e culturale che
valorizza i patrimoni storici e artistici e valuta gli interventi di restauro e
il prestito delle opere d’arte.
[bfh]