Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GRANBASSI
Margherita Trieste 1 settembre 1979. Schermitrice. Maresciallo dei carabinieri. Nel 2006
(a Torino) campionessa del mondo di fioretto in un podio tutto azzurro con
Valentina Vezzali (2°) e Giovanna Trillini (3°), nel 2007 vicecampionessa mondiale (sconfitta dalla Vezzali), alle Olimpiadi
di Pechino bronzo nella gara individuale (sconfitta in semifinale dalla
Vezzali) e in quella a squadre. Nel settembre 2008, chiamata da Michele Santoro
ad Annozero in sostituzione di Beatrice Borromeo: il Comando generale dei Carabinieri, agli
ordini del generale Siazzu, ha storto il naso (l’impegno televisivo non sembrava compatibile con la divisa, «ci sono regole e normative», ecc.), ma il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha imposto il via libera «innescando un pesantissimo malumore (eufemismo) al vertice dei Carabinieri» (Dagospia). «Per una medaglia d’oro che ha onorato l’Arma e l’Italia era giusto giungere al massimo consentito nell’interpretazione delle regole che valgono e che continueranno a valere per tutti» (La Russa). In seguito le è stato imposto l’aut aut: per continuare ad andare in tv doveva lasciare l’Arma, non essendo sufficiente neanche l’aspettativa
• Il nonno Mario, lussemburghese, Niederkorn italianizzato in Granbassi («perché a Trieste nessuno è solo italiano»), noto come “Mastro Remo”, fu il più giovane capocronista al Piccolo di Trieste e radiocronista dell’Eiar negli anni Trenta. Lo zio Manlio fu caporedattore al Piccolo, papà Gianfranco è pubblicista. «In pedana ci è finita per la passione di mamma Fini, sulle orme dei fratelli maggiori Manlio e
Franz. Per seguirli si faceva tutti i giorni da Trieste a Udine, lì ha conosciuto Andrea Magro, suo maestro fino al 2001» (Marisa Poli)
• La mamma si chiama Josephine («è mezza austriaca»), unendone il diminutivo al nome del marito si ottiene quello del leader di An.
«Prima di mettere etichette politiche sulla famiglia, però, ricordatevi che mi chiamo Margherita...» • «Quando i messicani della rivista Record la videro ad Atene ci misero due minuti
a eleggerla l’atleta più bella delle Olimpiadi» (Marco Ansaldo) • Stufa di essere apprezzata più per le doti fisiche che per le vittorie in pedana, fa notare che ha capelli da
strega • Tesserata per il gruppo sportivo dei Carabinieri («Sono un milite a tutti gli effetti, ho fatto anche il corso»), si allena a Terni col maestro Giulio Tomassini •Una passione per i dobermann. [bff]