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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GIUFFRÉ

Aldo Napoli 10 aprile 1924. Attore (ma «ho abbandonato il palcoscenico senza rimpianti»). Debuttò nel 1947 con Eduardo De Filippo in Napoli milionaria. Grande popolarità (poi andata scemando) dal 1972, quando fondò una compagnia col fratello Carlo. «Credo di aver dato di più, durante la mia lunga carriera, di quanto abbia ricevuto. Non ho mai voluto
entrare nel salotto buono del teatro italiano» • «Ho avuto tre maestri: Eduardo, con il quale ho debuttato insieme a mio fratello,
e che mi ha insegnato il mestiere, non quello cialtrone del guitto, ma quello
inteso in senso nobile. Giorgio Strehler, che mi ha insegnato il rigore. E
Cesco Baseggio, con cui interpretai Il Bugiardo, che mi ha trasmesso la semplicità con la quale occorre adoperare lo strumento che noi attori abbiamo dentro il
petto» (ad Emilia Costantini) • Voce arrochita da un’operazione alle corde vocali: «L’intervento che ho subito mi ha privato dei semitoni: per dirla attraverso un’immagine, i tasti neri del pianoforte... quindi, da quel momento in avanti, mi
sono dovuto arrampicare sui vetri, per riuscire a ottenere certi effetti
fonetici, ma posso dire in coscienza che ce l’ho fatta. Come attore, infatti, sapevo in quale modo gestire la voce che mi
restava» •«Da quando sono nato c’è qualcosa che mi spinge a fare, a fare, a fare; non mi fermo ma quando poi
scendo dal palcoscenico e saluto i colleghi calo una bella saracinesca e
divento un uomo qualsiasi con i suoi problemi e la sua allegria rimandando i
problemi dello spettacolo all’indomani. E se mi sono scordato una battuta durante lo spettacolo pazienza, vado
al ristorante e gli spaghetti me li mangio in santa pace... • Autore di romanzi, da ultimo I Coviello, protagonisti in provincia (Guida, 2007).