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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GIRIBALDI

Luigi Casalmaggiore (Cuneo) agosto 1925. Raider. «È un pensionato miliardario grazie ai blitz che in questi anni gli hanno fatto
guadagnare centinaia di miliardi di plusvalenze con l’acquisto e la vendita di ricchi pacchetti azionari [...] Mina vagante della
Borsa italiana, temuto e rispettato a Piazza Affari, nasce come imprenditore
nel dopoguerra sposando la figlia del proprietario della Traco, all’epoca una piccola ditta di trasporti milanese. Lavorando sodo riesce a
trasformare l’azienda in un marchio leader nel settore delle spedizioni private e a diventare
l’uomo più liquido di Torino”, dopo Agnelli. Giribaldi non si ferma e nel 1989 vende la Traco al colosso
australiano Tnt per 400 miliardi. Si ritrova così un bel capitale e comincia a guardare ai mercati finanziari. Dalla sua “for
tezza” monegasca compra e vende con grande rapidità, alla stessa maniera di Michael Douglas nel film Wall Street. È la logica del “mordi e fuggi”. Al grande vecchio, che colleziona Ferrari, Rolls Royce e orologi da favola,
non interessa il controllo delle società, ma la speculazione borsistica finalizzata alla plusvalenza» • «Ogni raider ha il suo stile, una specie di marchio di fabbrica. Quello di Luigi
Giribaldi È paragonabile all’elefante che entra in un negozio di cristalli. Così È stato nei casi più clamorosi: la scalata alle holding di Carlo De Benedetti prima, e alla Snia di
Cesare Romiti subito dopo. E poi il “bluff” sull’Hdp (così si chiamava nel 2000 la holding proprietaria del Corriere) e le tante
mosconate, i compra-guadagna-fuggi messi in pratica su mezzo listino di Piazza
Affari, dalla Rotondi di Trussardi, al Banco di Napoli e all’Olivetti» (Stefano Agnoli)
• Vive a Montecarlo con moglie e figli. [bej]