Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GIORDANO
Mario Alessandria 19 giugno 1966. Giornalista. Direttore del Giornale (dal 2007). Ex direttore di Studio Aperto (il Tg di Italiauno, 2000-2007) • «Faccia da bel bambino e vocetta stridula» (Claudio Sabelli Fioretti), fu lanciato in tv dal Pinocchio di Gad Lerner: «La mia voce dà fastidio anche a me. Quando la prima volta Maurizio Costanzo mi invitò, io rifiutai. Ero convinto di non potermi presentare in tv. All’inizio facevo le schede. E le leggevo in riunione. Un giorno Roberto Fontolan,
vice di Lerner, disse: “Prova a registrarne una”. Provai e Gad mi mandò in video» • «Domenico Agasso, vecchio piemontese, mio maestro al Nostro Tempo, quando mi
mandava a fare un servizio serio, mi diceva: “Giordano, vada a comprarsi una barba finta”. Arrivavo dalla campagna. Sono nato ad Alessandria. Ma il paese delle vacanze e
delle amicizie era Canelli dove andavo a fare le vendemmie da mio nonno.
Giocavo a pallone e a pallacanestro. Ero tifosissimo del Torino. Ho fatto il
liceo classico Piana, quello di Umberto Eco. E di Cristina Parodi. Era già bella»
• Iniziò a collaborare col Giornale «grazie a Travaglio. Gli davo una mano a fare lo sport da Torino. Poi Avvenire,
Epoca, Repubblica. Gavetta. La prima assunzione fu all’Informazione di Pendinelli. Poi Feltri. Scrissi due articoli. Il secondo lo
pubblicò in prima pagina e dopo una settimana mi assunse» • «È uno spadaccino ambizioso, grintoso, coraggioso, un certosino maniaco della
ricerca, un guastatore del Palazzo» (Roberto Gervaso) • Tra i suoi libri Senti chi parla. Viaggio nell’Italia che predica bene e razzola male (Mondadori, 2007) • Sposato, quattro figli.