Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GIORDANA
Marco Tullio Milano 1 ottobre 1950. Regista. Tra i suoi film: Pasolini un delitto italiano (1995), I cento passi (2001, Nastro d’argento e David di Donatello per la sceneggiatura), La meglio gioventù (2003, Nastro d’argento e David di Donatello per la regia), preparato per la televisione e, caso
unico, grande successo al cinema: la storia, resa con linguaggio da feuilleton,
di un gruppo di ragazzi dal 68 a oggi. «Io credo che il cinema sia una delle cose migliori, insieme con il vino e il
cibo, che produce l’Italia» • «Nel 1980 Marco Tullio Giordana non era ancora un autore ufficiale. Aveva fatto
due volte la maturità classica (prima della riforma e dopo) quando arrivò al Festival di Locarno da cui sarebbe tornato col Pardo d’oro in tasca. Ma era già fra la meglio gioventù del cinema italiano. Quel cinema che non aveva paura di guardarsi dentro, di
rispecchiare le crisi generazionali, di spaccare il realismo e spiazzare i
vecchi saggi» (Maurizio Porro)
• «Arrivai da Roma a Locarno nell’agosto 1980 con Maledetti vi amerò e seppi, sceso dal treno, della strage di Bologna: non fu certo un inizio
esaltante. Non si parlava d’altro, c’era la rincorsa a vedere la tv, era l’incubo. Ma quella Piazza Grande con ottomila persone che assistevano alla storia
del mio ex sessantottino deluso che si faceva uccidere da un poliziotto, e poi
la vivacità delle domande, la disponibilità del direttore David Streiff e del magnifico presidente Rezzonico, e infine il
premio della giuria presieduta da Suso Cecchi D’Amico, tutto questo mi fece davvero effetto. Divenni un regista-rivelazione». Ultimi film:
Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) e Sanguepazzo (2008).