Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GIOÈ Claudio Palermo 27 gennaio 1975. Attore. Tra i suoi film: I cento passi e La meglio gioventù (entrambi di Marco Tullio Giordana), e Piano, solo (Riccardo Milani 2007)
GIOÈ Claudio Palermo 27 gennaio 1975. Attore. Tra i suoi film: I cento passi e La meglio gioventù (entrambi di Marco Tullio Giordana), e Piano, solo (Riccardo Milani 2007). In tv è stato il Totò Riina de Il capo dei capi, fiction in onda su Canale 5 nell’autunno 2007 accompagnata da un grande successo d’ascolti e molte polemiche (accuse di rendere affascinante il boss, di sdoganare la mafia, ecc.): «So che, come ogni siciliano, ho forse un secondo o terzo grado di parentela con qualche associato alla mafia» • «Avevo sette-otto anni quando mia nonna mi regalò un registratore a cassette, e lì mi venne, per gioco, d’inventare un radiodramma dove facevo vari personaggi, varie voci, suscitando gran divertimento in famiglia. La mia prima performance pubblica fu a sedici anni, al liceo, dove interpretai un fruttivendolo dei mercati di Palermo, una figura comica a tu per tu con Goethe. Poi, quando ero già iscritto a Lettere classiche, mi convinsi a fare un tentativo con l’Accademia d’arte drammatica, dove per provino portai Ricorda con rabbia con inflessioni siciliane, e Mario Ferrero vide in me la passione, e con mia sorpresa fui ammesso, frequentando poi tutti e tre gli anni» • «Buttai giù una riscrittura di Edipo che realizzai a Palermo, Edipo e controedipo ispirato a Laforgue e a Carmelo Bene, operazione strana ma il pubblico s’entusiasmava, s’emozionava. Subito dopo Lavia mi chiamò all’Eliseo per Il gioco delle parti con Orsini» • In teatro ha recitato ne L’istruttoria, testo sul delitto del giornalista Giuseppe Fava scritto dal figlio Claudio. Nel 2009 sarà Amleto (in entrambi i casi diretto da Ninni Bruschetta).