Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GILETTI
Massimo Torino 18 marzo 1962. Conduttore tv. Tra i suoi programmi I fatti vostri e Domenica In. «A Casa Raiuno ho portato trecento scrittori e ottanta poeti italiani, ho inventato Malgioglio» • «Cresciuto fra Torino e un minuscolo paese (Ponzone) dove il padre ha un’industria tessile, è apolide per vocazione (“non importa dove ma come e con chi”) e romano di adozione. Un uomo del suo tempo che però prova nostalgia per le radici, rimaste lassù, in quella terra di boschi, misteri ed eresie dolciniane. Tutt’altro che scettico, passionale e “tormentato”, laureato in Legge, si dà alla carriera universitaria (in Inghilterra), torna alle origini (vice
caporeparto nell’azienda del padre: “L’unico modo di vivere una fabbrica è lavorare gomito a gomito con gli operai”), e finalmente trova pace (“si fa per dire”) con la tv» (Micaela Urbano)
• «Non perdevo una puntata di Mixer, mi piaceva quel giornalismo, quel linguaggio. Volevo, dovevo farlo. Mi dico:
chiamo e mi propongo. Dopo 6 mesi di telefonate, Dora Ricci, assistente di
Giovanni Minoli, per sfinimento o compassione non so, mi fissa un appuntamento.
Minoli mi mette alla prova: mi rimanda di mese in mese. Dopo un anno, con una
determinazione che non mi conoscevo, gli dico: “L’esame è durato abbastanza, mi dia una possibilità”. Incredibile, ma risponde sì»
• «Quando presenta fa boccuccia o nasetto, come suol dirsi. Difficile trovare un’altra espressione per definire il fervore infruttuoso della sua presenza scenica» (Aldo Grasso) • «Forse vengo colpito perché sono un battitore libero, non ho mai avuto procuratori in un ambiente che si
muove per agenti. Ma proprio per questo sono orgoglioso di quello che mi sono
guadagnato con gli ascolti e la professionalità» (a Michela Tamburrino) • Grande intesa con il direttore Rai Fabrizio Del Noce, nemico dichiarato di
Lucio Presta • Tifa per la Juve.