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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GIFUNI

Gaetano Lucera (Foggia) 25 giugno 1932. Politico. Ex segretario generale della
Presidenza della Repubblica (1992-2006). «Sono, come amava definirmi mio padre, uomo di fermo volere in miti sembianze» • Figlio dell’avvocato, giurista e storico Giambattista Gifuni, direttore della Biblioteca
comunale Ruggero Bonghi di Lucera (nel 2008 la città natale ha celebrato il trentennale dalla sua scomparsa). Laurea in
Giurisprudenza, «lavora per qualche anno nella Confindustria di Angelo Costa. Entra per concorso
al Senato nel 1959 e nel 1975 ne diventa segretario generale. Nel VI e ultimo
governo Fanfani, è nominato ministro per i Rapporti con il Parlamento. Poi segretario generale
della Presidenza della Repubblica nel 1992, chiamato da Oscar Luigi Scalfaro e
confermato, nel 1999, da Carlo Azeglio Ciampi» (Ludina Barzini)
• «Di estrazione liberale e devozione mariana, con tanto di pellegrinaggio annuale
al santuario della Madonna dell’Incoronata, vicino Foggia. E tuttavia è superstiziosissimo» (Filippo Ceccarelli) • «Al momento di lasciare il ruolo di segretario generale (ma gli rimase la
funzione inedita di segretario generale onorario) dovette trasferirsi a palazzo
Sant’Andrea. Il problema fu il trasloco dei portafortuna di «don Gaetano, detto anche “Parolina”, “Prudenziano”, “Flauto magico”. Sono tanti: una scimmietta soprammobile, sulla scrivania, diversi ferri di
cavallo, un’infinità di corni rossi, dono degli amici (che non devono mai essere tredici a tavola).
Un cornetto, speciale, sempre in tasca insieme al gobbo, al dado e al chiodo
storto che dovrebbero allontanare gli spiriti maligni» • «La paura di volare e la paura degli spifferi sono le due uniche paure di un uomo
che ha scelto — nella sua lunga vita da burocrate onnipotente e molto ascoltato — di considerare il potere come un fattore interno alle istituzioni, un fattore
che trascende perfino gli uomini e i partiti, qualcosa di superiore che ha la
forza dell’immanenza. Amato e odiato, rispettato e temuto, ha guardato e diretto dall’alto mille giochi, mille carriere, centinaia di scontri e incontri» (Barbara Palombelli)
• Sposato con Adriana, due figli: il bibliotecario Giovanni e l’attore Fabrizio (vedi). [bdv]