Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GHEDINI
Niccolò Padova 22 dicembre 1959. Avvocato. Penalista, è uno dei legali di Silvio Berlusconi. Nel 2001 e 2008 eletto alla Camera (Forza
Italia, PdL), nel 2006 al Senato. Coordinatore regionale di Fi in Veneto. «Ringhioso» (Statera) • «Ogni suo intervento sembra una metafora del vano scorrere del tempo. Lo fa senza
apparente partecipazione. Si dice che con la stessa facilità abbia superato tutti gli esami di Giurisprudenza a Padova e, figlio d’arte, sia il socio e il cocco del penalista Piero Longo. Inchiodato alla sedia,
lettore di atti che ad altri procurano la noia mortale, ha velocemente relegato
nell’ombra la stella di altri avvocati berlusconiani» (Piero Colaprico) • Tratta lui, per conto di Silvio, con Veronica • Uomo chiave nell’emendamento al decreto sicurezza che rinviava di un anno i processi per i reati
minori (quelli cioè con pene inferiori ai dieci anni). Quell’emendamento fu all’origine dello scontro tra Berlusconi e il Csm nel giugno-luglio 2008: la sua
entrata in vigore, infatti, permetteva la sospensione del processo Mills in cui
il presidente del Consiglio rischiava una condanna a sei anni • «Allure fassinesca, mento che sembra un cactus e una somiglianza con Christopher
Lee, insuperato interprete del vampiro Dracula [...] è lui il falco dei falchi, l’uomo con il cerino in mano che ha dato fuoco al falò delle ostilità tra Palazzo Chigi e la magistratura» (Danise Pardo) • Indicato da molti come il vero ministro della Giustizia del Berlusconi IV: «Prendono un abbaglio. Il ministro della Giustizia c’è già, si chiama Angelino Alfano e sta facendo un ottimo lavoro» • Sposato, un figlio.