Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GANDUS
Nicoletta Milano 11 maggio 1949. Magistrato. Presidente della Decima sezione del Tribunale
di Milano. Nel giugno 2008 Silvio Berlusconi ne ha chiesto la ricusazione per
il processo in cui è imputato di aver corrotto con 600 mila dollari il testimone David Mills, in
cambio della menzogna o reticenza in due suoi processi del 1997 e 1998 per
corruzione e falso in bilancio. Richiesta respinta dalla Quinta sezione della
Corte d’Appello milanese. il Cavaliere ha subito annunciato il ricorso in Cassazione.
Questo processo è quello che ha maggiormente determinato l’approvazione a tutta velocità da parte del Parlamento (agosto 2008) del cosiddetto lodo Alfano, che tiene
immuni da qualunque iniziativa giudiziaria per qualunque motivo intrapresa e
per tutta la durata dell’incarico le prime quattro cariche dello Stato (presidente della Repubblica,
presidenti di Camera e Senato, presidente del Consiglio)
• «Femminista storica, tra le anime più attive della corrente di Magistratura Democratica, è sempre stata considerata a palazzo di giustizia uno “spirito libero”. Sicuramente un giudice che ha saputo mostrare “indipendenza e imparzialità”, come le ha riconosciuto il Csm nominandola all’unanimità presidente di sezione del tribunale. è vero: nel 2002 si recò a Porto Alegre in Brasile per partecipare al Forum mondiale dei giudici che
rivendicavano l’indipendenza della magistratura nelle democrazie: “Ovviamente, dichiarò lei, indipendenza solo in quanto garanzia dei diritti fondamentali, e non in
senso corporativista”. Che magari per qualcuno sarà anche stato un gesto eversivo ma certo a lei non ha impedito, ad esempio, di
assolvere nel 2005 il presidente della Lombardia Roberto Formigoni dall’accusa di corruzione, abuso d’ufficio e favoreggiamento per la vicenda della discarica di Cerro Maggiore che
vedeva tra i protagonisti, giusto per fare un nome, Paolo Berlusconi (che
invece patteggiò versando 50 miliardi di lire)» (Paolo Colonnello).