Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
GAMBAROTTA
Bruno Asti 26 maggio 1937. Scrittore. Giornalista. Conduttore tv • Figlio di un tipografo «amante dei fornelli» (e da cui dice di aver imparato a cucinare) • «Mio padre era un grande cacciatore. Però vegetariano. Andava nei boschi e sparava ai funghi» • Ha lavorato per oltre trent’anni alla Rai (entrò col concorso del 1962) come programmista e delegato alla produzione, con
saltuarie presenze in video e ai microfoni della radio. Le sue doti di
intrattenitore e comico vennero alla luce grazie a Celentano e al suo Fantastico dell’87. Cominciò così la carriera di conduttore televisivo e radiofonico (Lascia o raddoppia, Tempo reale ecc.). «Un travet di serie A» (Raffaella Silipo) • «Ero entrato alla Rai come cameraman, ma a un certo punto fu bandito un concorso
riservato ai laureati. Io non ero laureato, ma dato che gli avevo messo in
ordine i volumi della biblioteca, e Franco Antonicelli mi aveva chiesto come
potesse sdebitarsi, mi lanciai. Ci sarebbe questo concorso... Scrisse una
lettera al suo amico Marcello Bernardi, vicedirettore della Rai» • Ha una rubrica settimanale sulla Stampa in cui recensisce i programmi
radiofonici • Finalista al Bancarella 2007 con Il codice Gianduiotto (Morganti), parodia del Codice da Vinci di Dan Brown.