Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FURLAN
Marco Padova 16 gennaio 1960. Serial killer. Condannato a 27 anni di reclusione per
10 dei 15 omicidi rivendicati dalla sigla “Ludwig” fra il 1977 e il 1984. Nel 2008 il Tribunale di sorveglianza gli ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali • Figlio di un noto primario ospedaliero di Chirurgia plastica, laureando in
Fisica, «fu arrestato il 4 marzo 1984, quando con Wolfgang Abel, suo compagno di banco al
liceo Fracastoro di Verona, aveva dato fuoco alla discoteca Melamara di
Castiglione delle Stiviere. Sulla pista da ballo c’erano circa 400 ragazzi in maschera, era carnevale. La moquette ignifuga impedì una strage. Le indagini stabilirono che quei due giovani della Verona bene
erano “Ludwig”. La sigla apparsa nel novembre 1980 su un volantino scritto con caratteri
pseudo runici e spedito al Gazzettino di Venezia per rivendicare tre delitti
rimasti senza colpevole. L’assassinio di Guerrino Spinelli, nomade di Verona bruciato vivo nel 1977; la
morte di Luciano Stefanato, cameriere padovano gay ucciso nel 1978; l’omicidio di Claudio Costa, 22 anni, tossicodipendente di Venezia morto nel 79.
Da allora “Ludwig”, nel suo intento “purificatore” e con il motto prussiano e nazista Gott mit uns, firma gli omicidi di una
prostituta, una cameriera, un ragazzo, tre religiosi, sei spettatori del cinema
a luci rosse di Milano Eros, incendiato nel 1983. Nel 1988 Abel e Furlan escono
di galera per decorrenza dei termini. La notte del 7 febbraio 91, poco prima
del processo in Cassazione, Furlan scappa in bici dalla residenza obbligatoria.
Viene arrestato di nuovo in Grecia il 17 maggio 1995» (Corriere della Sera)
• In carcere ha preso una seconda laurea in Ingegneria. Lavora nel settore
informatico.