Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FRATE ELIA DEGLI APOSTOLI DI DIO
(Elia Cataldo) Francavilla Fontana (Brindisi) 20 febbraio 1962. Ottavo figlio
di una famiglia contadina, considerato “il nuovo Padre Pio”, non è né diacono né presbitero perché non ha mai preso i voti. Fondatore della comunità religiosa che porta il suo nome, vive nel convento di Calvi dell’Umbria. Fin dai primi anni della sua vita, nel periodo pasquale, accusava strani
malori, debolezza, dolori di stomaco, bruciori che all’improvviso scomparivano dopo la Pasqua. «Avevo 7 anni quando ebbi una visione di angeli nella camera dei miei genitori». Adesso nel periodo pasquale rivive la passione di Cristo: il suo corpo inizia
inspiegabilmente a sanguinare come flagellato e si manifestano le stigmate.
Intorno alla sua comunità, a Calvi, sta crescendo un movimento di fedeli che gli attribuisce interventi
miracolosi
• «Elia non è Milingo, non eccita, non trascina, non canta, non ritma salmodiando i suoi
interventi. Parla con semplicità, non ha il dono dell’affabulazione trascinante. Scivola sul lessico, si appoggia al dialetto,
affronta con fatica il labirinto di una parabola. Ma arriva al cuore. Anche
quando rimprovera, anche quando la voce si leva imperiosa “Fate la carità, uscite. Se non siete interessati, uscite a fare i commenti fuori”. Suona un cellulare e tuona: “Questa non è una piazza. Dio non ci parla per telefono, ma direttamente al cuore”» (Alessandra Pieracci). Nel 2008 la comunità che si raccoglie attorno a Cataldo accusa il direttore di Radio Maria di aver
insinuato che Manuela Prandelli, moglie dell’allenatore della Fiorentina, era morta perchè fra’ Elia le aveva sospeso le medicine. La vicenda potrebbe finire in tribunale.