Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FRANCESCHINI
Dario Ferrara 19 ottobre 1958. Politico. Laurea in Giurisprudenza a Ferrara con una
tesi in Storia delle dottrine politiche. Avvocato civilista e cassazionista.
Vicesegretario unico del Partito democratico in modo da coprire Veltroni sul
lato dei cattolici. Franceschini è stato infatti tra i fondatori della Margherita. Eletto con la Margherita alla
Camera nel 2001, nel 2006 con l’Ulivo (capogruppo), nel 2008 col Pd. Sottosegretario alla presidenza del
Consiglio nel D’Alema II e nell’Amato II (1999-2001)
• Figlio di Giorgio Annibale (Ferrara 15 maggio 1921), deputato dc negli anni
Cinquanta. A 16 anni, nel suo liceo, lo scientifico Roiti, fondò un’associazione democratica di ispirazione cattolica. A 18, nel 1976, si iscrisse
al Movimento giovanile della Dc guidata allora da Benigno Zaccagnini. «L’avvento di Silvio Berlusconi terremotò anche il nostro. Nelle elezioni del 1994, la Dc-Ppi era indecisa se allearsi
col Cav. o col pidiessino Achille Occhetto. Ciuffolino (
così soprannominato per il vezzoso ciuffo ribelle - ndr) disse: “Abbiamo sempre detto che la Dc è un partito di centro che guarda a sinistra. Ora ci andiamo”. Ma il Ppi di Rocco Buttiglione decise di non decidere e si presentò da solo. Ciuffolino si inalberò e abbandonò il partito. Aderì ai Cristiano-sociali, tarda versione dei comunistelli di sacrestia. Fondò quest’ameba di partito a Ferrara e divenne assessore comunale. Quando, l’anno dopo, il Ppi si alleò col Pds, Ciuffolino rientrò tutto giulivo. Andò a riprenderselo in pompa magna il nuovo segretario,
Gerardo Bianco, che fece apposta un viaggio a Ferrara. Dopo la reintegrazione,
Ciuffolino si scoprì più ambizioso. Ormai sui 40, insisteva, pensando a sé, per un ricambio generazionale. Lo accontentò Franco Marini, succeduto a Bianco, che lo nominò suo vice in coppia con Enrico Letta. Nel 1999, Max D’Alema lo fece sottosegretario del suo governo. Preso da euforia, Ciuffolino si
candidò poi alla testa del Ppi contro il corregionale Pierluigi Castagnetti. Perse, ma
entrò nel giro che conta dei tg e di
Porta a porta. Qualche insultino a Berlusconi (“è in stato confusionale”; “Sembra Antonio La Trippa dei film di Totò”; “Scredita l’Italia”) mise le ali alla carriera» (Giancarlo Perna) • «Passi felpati, una ottima capacità di farsi concavo e convesso, parole calibrate a ogni uscita pubblica» (Amedeo La Mattina) • «Ha l’aspetto del genero che tutte le mamme vorrebbero avere. Il desiderio delle mamme
non è tuttavia di solito quello delle figlie» (Lucia Annunziata) • «Franceschini mi sembra un seminarista che ha abbandonato il colletto e la tonaca» (Umberto Pizzi) • «Mi sembra che l’emiliano Franceschini possieda quel tratto “docile” e insieme, azzardo, “intransigente” che non dimora, metti, in un altro politico emiliano come, per esempio,
Gianfranco Fini. Mi sembra, per dirla in parole povere, uno con il quale si
possa parlare» (Fulvio Abbate) • Autore di romanzi. Esordio con Nelle vene quell’acqua d’argento (Bompiani 2005), vincitore del premio Chambéry (tra i finalisti sconfitti anche La scoperta dell’alba di Walter Veltroni), pubblicato in Francia da Gallimard: «L’ho tenuto lì dieci anni. Quando ero assessore alla Cultura, a Ferrara, avevo messo su una
biblioteca dei manoscritti inediti: migliaia e migliaia di pagine mai lette da
nessuno. Un esorcismo, in un certo senso. Poi un giorno, per caso, ne ho
parlato con Veltroni. Mi ha detto riprendilo, fai quello che senti. Così l’ho riletto, l’ho spedito. Se potessi scegliere cosa fare nella vita, il politico o lo
scrittore, credo che sarei pronto al salto». Sempre con Bompiani pubblicò nel 2007
La follia improvvisa di Ignazio Rando: «Io lo so benissimo che per via del lavoro che faccio qui si legge tutto in
controluce: e guarda Franceschini che sogni torbidi che fa, e guarda che vena
di pazzia che nasconde. Eppure Salgari non era un corsaro, no? I giallisti non
sono mica serial killer. Però lo vedo, lo so che nei miei libri cercano soprattutto qualcosa da poter usare
in politica» • Sposato dall’86 con Silvia Bombardi, due figlie: Caterina (1990) e Maria Elena (1997) • In gioventù sbandieratore (anche istruttore): «A Ferrara c’è una grande tradizione di sbandieratori e i ragazzi della mia generazione l’han fatto tutti» • Testimone di nozze del collega di partito Renzo Lusetti, che si è sposato il 5 maggio 2008 con Vira Carbone.