Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
FORMICA
Rino (Salvatore) Bari 1 marzo 1927. Uomo politico, socialista del tempo di Craxi. «La politica è sangue e merda» • Laurea in Economia. Eletto al Senato nel 1968, alla Camera dal 1983 al 1994, fu
ministro dei Trasporti nei governi Cossiga II e Forlani (1980-1981), delle
Finanze nello Spadolini I e II (1981-1982) e nell’Andreotti VI e VII (1989-1992), del Commercio con l’estero nel Craxi I (1986-1987), del Lavoro nel Goria e nel De Mita (1987-1989).
La sua carrira politica finisce con Tangentopoli. Oggi è presidente del movimento “Socialismo è libertà” che nel 2007 ha aderito al Partito socialista
• «Passato alla storia del Psi come “anima critica” dello stesso Craxi e a quella della Prima Repubblica come battutista celebre,
di quelli capaci di folgorare un avversario con una frase (De Mita? “Un fascista bianco”. Andreatta? “Una comare di Windsor”. Scalfaro? “Una mammoletta...”). Quell’epigramma che ha racchiuso un’epoca: nani e ballerine» (Davide Perillo), coniato in occasione del congresso di Verona (1984) per
bollare la soppressione del Comitato centrale e la creazione di un’Assemblea nazionale che - affollata e onnirappresentativa - non avrebbe dato il
minimo fastidio al segretario
• Nell’82, da ministro delle Finanze, fu il primo a rendere pubbliche le dichiarazioni
dei redditi degli italiani: «Facevamo delle pubblicazioni, che davamo innanzitutto ai giornalisti: che i dati
venissero pubblicati era una questione di etica e di trasparenza».