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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FERRO Tiziano Latina 21 febbraio 1980. Cantante. Autore. Nel 2006 ha pubblicato l’album Nessuno è solo (con Stop! Dimentica, E Raffaella è mia, Ed ero contentissimo ecc

FERRO Tiziano Latina 21 febbraio 1980. Cantante. Autore. Nel 2006 ha pubblicato l’album Nessuno è solo (con Stop! Dimentica, E Raffaella è mia, Ed ero contentissimo ecc.), stesso titolo del Tour 2007, anno in cui fu superospite a Sanremo. «è più difficile esporre i propri sentimenti che fare canzoni di protesta» • Premio Mtv 2008: è stato tra gli artisti più votati tra i ragazzi • Figlio di Sergio, geometra, e Giuliana, casalinga, è il «quarto italiano da esportazione dopo Bocelli, Pausini e Ramazzotti» (Marinella Venegoni). Fu scoperto «da Alberto Salerno (produttore di Mango, autore di successi di Ramazzotti e Zucchero) e dalla “grande vecchia della canzone italiana” come si autodefinisce Mara Majonchi (già anima delle Numero Uno di Mogol-Battisti). Ha conquistato pubblico e critica con il suo primo album Rosso relativo uscito a settembre 2001. “L’avventura comincia a 7 anni con lo studio della chitarra classica, poi ripudiata in favore del pianoforte che consente di comporre con più armonie. A 16 anni sono entrato in un coro gospel di Latina. Qualche anno dopo, all’Accademia di Sanremo, l’incontro con Salerno e la Majonchi”. Il treno passa e Ferro ci salta su. “Fu la svolta. Io ero totalmente preso da una certa discografia degli anni Sessanta, da Buddy Miles a Ray Charles e in generale tutto il repertorio Motown. La mia attenzione era rivolta totalmente alla musica e alla magia della voce. Nessuna cura per i testi: io mi fermavo ai concetti di quei maestri che erano in realtà piuttosto elementari e non andavano oltre il ‘dài, cara trascorriamo la notte insieme divertiamoci e balliamo’”. Arrivano i consigli di Salerno che racconta: “Anziché paracadutare dei versi scritti da me sulla sua musica, prima tentazione di un autore, ho costretto Ferro a tirar fuori l’energia che aveva anche nei testi”. Da questo singolare sodalizio sono saltati fuori versi come “Ti dicono ‘sii forte’ sì ma son bravi a parlare, che ne sanno di che hai dentro di te” che fan parte di Mai nata, una canzone su una ragazza ammalata di bulimia o “Tu sei un vero osso duro/ asso grosso/ gas a più non posso e parti in quarta adesso” da L’Olimpiade. La discografia come l’ha accolta? “Un coro unanime di no. Perché mi muovevo su un genere che in Italia non ha mai venduto”» (Mario Luzzatto Fegiz) • Il secondo album (del 2003) si intitolava 111, i chili che pesava qualche anno fa: «I chili per lui non erano ancora il problema. Aveva cantato come corista nella tournée dei Sottotono e partecipato per due volte alle selezioni dell’Accademia della canzone di Sanremo: la prima volta lo avevano scartato, la seconda era arrivato tra i dodici finalisti, ma poi al Festival per l’Accademia andarono i Quintorigo ed Elena Cattaneo. Ferro scoprì allora che il problema erano i chili di troppo. Glielo disse un discografico a Sanremo: “Sei bravo, e molto, possiamo lavorare assieme ma se non ti metti a dieta non se ne fa niente”» (Carlo Moretti) • «Pensai che se quello era il motivo che mi separava dal mio obiettivo, dovevo superare l’ostacolo. Non che con i miei chili stessi male, ma ero sovrappeso e con i dolci esageravo. Così ho iniziato a controllarmi, a seguire un regime alimentare più corretto, ma per farlo ho dovuto tirar fuori tutta la mia volontà perché non è stata solo una dieta, dopo aver perso i chili devi cambiare la tua testa: senza palestra o altro, in due anni ho perso 31 chili» • Anche adesso che ne pesa 73 prova vergogna a mettersi in costume • Nel 2003 uscì Sere nere, «il singolo più programmato di sempre dalle radio italiane in una settimana» (dal suo sito ufficiale). L’album Nessuno è solo, uscito nel 2006 in contemporanea in 44 paesi, rimase per un anno nella classifica dei top 10: ha venduto oltre un milione e mezzo di copie nel mondo • Duetta con Mina in Cuestión de feeling, nell’album della cantante Todavía, poi con Laura Pausini riproponendo un suo hit, Non me lo so spiegare. è il corista della canzone Time out nell’omonimo album di Max Pezzali. Raffaella Carrà danza per lui nel videoclip del singolo E Raffaella è mia • «Sono solitario, permaloso, viscerale, uno che ha sempre dei tormenti in testa, e non va tanto d’accordo con l’esposizione, col successo, con le aspettative. è un mondo interiore che io tengo a bada perché non posso pensare di rovinare tutto quello che ho, che chiaramente mi piace, solo per l’insicurezza o la mancanza di autostima che mi porto dietro. A volte vedo dei colleghi che si godono appieno questo lavoro e li invidio. Mi piacerebbe godermi i bagni di folla, le foto dei paparazzi, che a me non solo non interessano, ma addirittura mi spaventano, perché mi danno la percezione del fatto che questo meccanismo mi sia sfuggito di mano. Volevo fare questo lavoro per farlo bene, per cantare, scrivere canzoni, poi è andato a invadere zone della mia vita che non volevo venissero toccate» (a Gino Castaldo) • Dal 2005 vive a Londra. «Parla inglese perfino meglio della Pausini» (Billboard). «Trascorre il tempo libero ascoltando musica guardando i reality in televisione (“Ma non vi parteciperei, ho pudore del mio privato”) e facendo sport» (Raffaella Oliva) • Quando va in albergo dà un nome falso, si registra come Lele Mozart • Soffre d’insonnia • «Sono la persona meno sessuale del mondo. Da quando avevo 19 anni vivo sotto una cupola di vetro, mai una donna. è un prezzo da pagare per una persona che ha una sensibilità come la mia e vive sotto i riflettori. Sento dentro di me che non vivrò a lungo. E sono altrettanto sicuro che resterò sempre solo» (nel 2006 a Vanity Fair) • Si impegna personalmente in favore dell’Avis, che per diffondere la cultura della donazione di sangue prende in prestito il titolo del suo album Nessuno è solo. Nessuno è solo è anche il titolo del tour che il cantante compie nel 2007 (scatola scenica di tulle su cui si proiettano immagini ecc.) • Nel 2006 problemi con le messicane per una sua battuta durante i Mondiali di calcio (ospite da Fabio Fazio, aveva detto che hanno tutte i baffi) • Ti scatterò una foto è la colonna sonora del film Ho voglia di te (Prieto, 2007, tratto dal libro di Moccia) • Grande appassionato di rugby (segue la Nazionale anche in trasferta): «è sano in tutto, già dal campo, perché è la squadra a vincere, non il singolo. E l’avversario non è un nemico, ma uno che ti aiuta a far uscire il meglio di te stesso». [aya]