Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FERRARA

Ciro Napoli 11 febbraio 1967. Ex calciatore. Con Giovanni Ferrari e Giuseppe Furino è il calciatore che ha vinto più scudetti nella storia: otto, due col Napoli (1987, 1990), sei con la Juventus
(1995, 1997, 1998, 2002, 2003, 2005), l’ultimo in verità revocato causa Moggiopoli. Ha vinto anche due coppe Italia (1987 col Napoli,
1995 con la Juve), la coppa Uefa (Napoli 1989), la Champions League (Juve
1996), l’Intercontinentale (Juve 1996) ecc. Con la Nazionale (49 presenze) arrivò terzo ai Mondiali del 1990, secondo agli Europei del 2000. 33° nella classifica del Pallone d’oro 1997
• «Ha il volto scavato di un Pulcinella, sempre in bilico tra il lazzo e il pianto;
faccia napoletana, come Eduardo, come Troisi. Il suo nome, Ciro, è Napoli. Ciro, e basta. Il cognome, Ferrara, è quasi un di più, un soffio padano, che accarezza appena le vele di Mergellina, senza far danni» (Paolo Forcolin) • «Tradizioni del Sud: si dà il nome del nonno materno. Da piccolo non mi piaceva proprio per niente, però. Al punto che chiesi a mia mamma di cambiarlo» • «La partita d’esordio in serie A, 5 maggio 1985: Napoli-Juve 0-0, incarna e riassume il suo
destino, la sua carriera. Prima il Napoli di Maradona, poi la Juve lippiana, in
cui si conferma difensore fra i più concreti e decisi, raramente sopra le righe. Il passaggio, nel 1994, coincide
con l’avvento della cordata umbertina. L’eclettismo innato lo porta a essere protagonista sia come terzino che come
centrale, tanto nelle difese che marcano a uomo quanto in quelle disegnate a
zona. E poi il carattere: di ferro. Neppure un grave infortunio a 31 anni
(frattura composta di tibia e perone, il 1° febbraio 1998 a Lecce) riesce a scalfirne la volontà» (La Stampa)
• Adesso commentatore su Sky, responsabile del settore giovanile della Juve, membro dello staff azzurro di
Lippi (già nel 2006, di nuovo dal 2008). [axc]